Diversi pensionati sono rimasti a bocca asciutta: niente quattordicesima a luglio. Vediamo insieme cosa è successo.
Oltre agli aumenti delle pensioni minime, molti pensionati a luglio attendevano anche l’arrivo della quattordicesima ma sono rimasti delusi. In questo articolo vi spieghiamo perché alcuni non hanno ricevuto nulla.
Luglio è stato un mese molto fortunato per milioni di pensionati. Il Governo Meloni, con la legge di Bilancio 2023, ha approvato la rivalutazione delle pensioni minime. Pertanto coloro che fino a giugno prendevano 563,74 euro o meno, a partire da luglio e fino a dicembre, riceveranno ogni mese:
- 572 euro se anno meno di 75 anni;
- 600 euro se hanno almeno 75 anni.
Non solo: siccome la rivalutazione era prevista a partire da gennaio, a luglio sono arrivati anche tutti gli arretrati relativi ai mesi compresi tra gennaio e giugno. Inoltre luglio è stato un mese ricco anche per un’altra ragione: la quattordicesima. Purtroppo molti, però, sono rimasti a bocca asciutta senza capire il motivo del perché a loro non sia stata riconosciuta questa prestazione.
Ecco perché non è arrivata la quattordicesima
La quattordicesima non è come la tredicesima: non spetta a tutti i pensionati. Per ricevere questo beneficio – introdotto nel 2007 dopo diverse pressioni da parte dei sindacati – è necessario soddisfare determinati requisiti.
Per avere diritto alla quattordicesima bisogna che sussistano le seguenti condizioni:
- avere almeno 64 anni di età;
- aver versato dei contributi;
- avere un assegno previdenziale non superiore a due volte l’importo dell’Assegno sociale che nel 2023 corrisponde a 503,27 euro.
La quattordicesima viene riconosciuta sulle pensioni di vecchiaia, sulle pensioni di reversibilità e sulle pensioni anticipate di invalidità. Non viene riconosciuta sulle pensioni di invalidità civile in quanto non prevedono il versamento di contributi e nemmeno su Ape sociale. Ma non è tutto: per ricevere la quattordicesima nel mese di luglio è necessario aver compiuto 64 anni entro il 30 giugno altrimenti la maggiorazione verrà versata sull’assegno di dicembre.
Pertanto se avete compiuto 64 anni dopo il 30 giugno – e, ovviamente, avete tutti gli altri requisiti in regola – la quattordicesima vi verrà erogata con la pensione di dicembre. Questa prestazione può essere riconosciuta ad entrambi i coniugi se entrambi soddisfano i requisiti.
La prestazione viene riconosciuta in forma piena a chi percepisce una pensione fino a 1,5 volte l’importo dell’Assegno sociale. Non solo: l’importo varia anche a seconda degli anni di contributi versati. Pertanto chi ha una pensione fino a 1,5 volte l’assegno sociale, a luglio – o a dicembre – riceve:
- 437 euro per chi ha maturato fino a 15 anni di contributi oppure fino a 18 nel caso dei lavoratori autonomi;
- 546 euro per chi ha tra i 15 e i 25 anni di contributi o tra i 18 e i 28 anni per i lavoratori autonomi;
- 655 euro per chi ha un requisito contributivo superiore a 25 anni oppure superiore a 28 anni se autonomo.
Mentre chi ha una pensione fino a due volte l’importo dell’Assegno sociale avrà diritto alla quattordicesima ma in forma parziale e gli importi sono i seguenti:
- 336 euro per chi ha versato fino a 15 anni di contributi (18 per i lavoratori autonomi);
- 420 euro per chi ha un requisito contributivo compreso tra 15 e 25 anni o tra i 18 e i 28 anni in caso di lavoratori autonomi;
- 504 euro per chi ha versato oltre 25 anni di contributi oppure oltre 28 anni nel caso dei lavoratori autonomi.
Nel caso in cui, pur avendo tutti i requisiti necessari, non abbiate ricevuto la quattordicesima allora dovete contattare l’Inps o accedendo sul sito con la Spid oppure con l’aiuto di un patronato.