Nuova batosta economica per gli italiani che dovranno affrontare gli aumenti sui conti correnti da parte delle banche. Ecco il motivo.
Recentemente il governo Meloni ha varato la tassa sugli extraprofitti delle banche. Si tratta di una misura che imporrà un’imposta del 40% su tutti i margini di profitto aumentati nel corso del 2023 per le banche rispetto all’anno precedente.
Tale manovra, accolta anche dalla maggior parte dell’opposizione, presenterà diversi rischi. Tra questi anche la decisione da parte delle banche di aumentare i costi dei conti correnti dei clienti per compensare le eventuali perdite. Secondo Furio Truzzi, presidente di Assoutenti: «Il governo deve attivarsi da subito per impedire che, un provvedimento giusto come la tassazione degli extraprofitti, possa trasformarsi in un danno per l’intera collettività bloccando sul nascere qualsiasi rincaro dei costi bancari».
La Banca d’Italia all’inizio del 2023 ha pubblicato una pubblicazione che evidenziava un aumento dei costi di gestione dei conti correnti di 3,8 euro rispetto al 2022, portandoli a 94,7 euro per ciascun cittadino.
Anche se si tratta di dati che si riferivano al 2021 e che tenevano conto del costo medio annuo, la situazione si presentò preoccupante soprattutto perché ad aumentare erano le spese fisse, ovvero quelle legate, per esempio, alla gestione delle carte di pagamento. Inoltre, secondo l’ISTAT le spese bancarie a carico dei clienti erano già aumentate del 6,4% confermando che le banche avevano già aumentato le tariffe attraverso modifiche unilaterali. Tale azione fu giustificata dall’aumento dell’inflazione.
Quindi la tassa sugli extraprofitti, che serve sia a trovare risorse per la comunità sia a garantire maggiore equità fiscale, nei prossimi mesi potrebbe portare all’aumento dei costi dei conti correnti.
A darne l’allarme è Assoutenti, associazione per la tutela dei consumatori, che partendo proprio dai dati già pubblicati rivela che gli aumenti delle tariffe bancarie relative al costo annuale di gestione dei conti correnti potrebbe salire a 105 euro per gli utenti. Ovvero di 10,3 euro mensilmente per ogni utente. L’impatto sulla collettività potrebbe essere di circa mezzo miliardo, questo perché in Italia ci sono 47,7 milioni di correntisti.
Perché si temono questi aumenti? Il motivo è giustificato dal compensare le perdite conseguenti alla entrata in vigore della tassa sugli extraprofitti. Per questo motivo, i consumatori si sono rivolti all’Associazione Assoutenti che ha chiesto al governo di intervenire per evitare un’altra stangata contro i cittadini. Lo scopo è bloccare sul nascere l’aumento delle spese bancarie e in caso contrario sarebbe già pronta per fare ricorso all’Antitrust.
Sempre di corsa? Ti capisco, ma ho un trucco che può aiutarti a liberare tempo…
La pressione fiscale in Italia è uno degli argomenti più discussi e sentiti sia da…
L’assicurazione auto è una polizza di responsabilità civile che i proprietari di un autoveicolo devono…
Sicuramente avrete sentito parlare della fine del Mondo in termini di città più a Sud,…
Reduce da un enorme successo agli Oscar, Oppenheimer si è portato casa diverse statuette, tra…
Organizzare una cerimonia di matrimonio tradizionale, al giorno d’oggi, può rappresentare una vera e propria…