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Il TFR è soggetto al pignoramento, controlla i limiti e come avviene

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Samanta Airoldi

Nulla sfugge al pignoramento, nemmeno il Tfr: trattamento di fine rapporto. Vediamo insieme quali sono i limiti e le modalità. 

Non solo casa, stipendio e pensione: anche il nostro Tfr – trattamento di fine rapporto- può essere soggetto a pignoramento in caso di debiti. In questo articolo vi spieghiamo i limiti e le modalità del pignoramento del Tfr.

Pignoramento del Tfr
Anche il Tfr può essere pignorato/ Ilovetrading.it

Il pignoramento è una di quelle situazioni in cui nessuno vorrebbe mai trovarsi ma, purtroppo, di questi tempi, non è così raro. Infatti, a causa del carovita e dei continui rialzi dei tassi di interesse, molte famiglie fanno fatica a pagare regolarmente le rate del mutuo. Ma basta anche solo il mancato pagamento di una mensilità per essere inseriti nelle liste dei cattivi pagatori e vedersi portare via la casa. È facile anche contrarre debiti con terzi che non siano le banche e, in questi casi, ci si può ritrovare con lo stipendio o il conto corrente pignorato. Inoltre, secondo quanto stabilito da una sentenza della Corte di Cassazione del 2018, anche il Tfr può essere pignorato.

Limiti e modalità del pignoramento del Tfr

Come visto i giudici, nel 2018, hanno sentenziato che, oltre a stipendio o pensione o conto corrente, anche il Tfr è pignorabile. Vediamo però in che modo e fino a che cifra.

Limiti del pignoramento del Tfr
Limiti e modalità di pignoramento del tfr/ Ilovetrading.it

Partiamo con le modalità. Il tfr può essere pignorato in due modi a seconda che sia già stato versato oppure no sul conto corrente del debitore. Se non è ancora stato versato e, quindi, è ancora in possesso del datore di lavoro, quest’ultimo, dopo il via libera da parte del Tribunale,  sarà tenuto a versare al creditore la somma corrispondente al debito da pagare. Ma questo potrà avvenire solo con la liquidazione del Tfr stesso e cioè quando il debitore andrà in pensione o si licenzierà o verrà licenziato.

Se il Tfr viene pignorato attraverso il datore di lavoro i limiti da rispettare sono i seguenti:

  • se si tratta di crediti alimentari, il Tfr è pignorabile nella misura stabilita dal presidente del Tribunale;
  • se si tratta di crediti di altro tipo, il Tfr è pignorabile nella misura di un quinto per i tributi dovuti a Stato, Province e Comuni.

Se, invece, il Tfr è già stato versato al debitore sul suo conto corrente,  allora il creditore dovrà rivolgersi alla banca. Il limite in questo caso è dato dalla seguente regola: sul conto corrente deve sempre rimanere una cifra pari a tre volte l’importo dell’Assegno sociale che, per il 2023, corrisponde a 503,27 euro. Dunque il triplo di questa cifra è sempre impignorabile. Ricordiamo che, per avviare il pignoramento del Tfr, è necessario un titolo esecutivo che può essere una sentenza o un decreto ingiuntivo o le cartelle esattoriali dell’Agenzia delle entrate.

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