Quando si bonificano somme importanti il fisco controlla che tutto sia in regola: cosa scrivere nella causale dei bonifici ai figli?
I bonifici che i genitori fanno ai figli nel corso della loro vita spesso sono assolutamente essenziali per il loro mantenimento ma anche per il raggiungimento di determinati obiettivi di vita.
L’acquisto di una casa o di un’automobile, per esempio, potrebbe essere davvero difficile se non impossibile in determinate situazioni, a meno che naturalmente un genitore non venga in sostegno del reddito del figlio. Bisogna però prestare molta attenzione a quale causale indicare quando si bonificano somme ingenti. Il motivo è che tali somme potrebbero essere considerate donazioni e potrebbero essere tassate dallo Stato.
Questo ovviamente non avviene mai quando si tratta di importi bassi, ma bisogna tener presente che un importo si considera basso o alto a seconda delle condizioni economiche medie della famiglia entro cui il bonifico viene effettuato. In una famiglia di milionari bonificare 100.000 Euro a un figlio potrebbe essere considerato una “donazione di modico valore” cioè di importo non rilevante, mentre se è un padre operaio a bonificare la stessa somma a un figlio che fa lo stesso mestiere, il fisco potrebbe fare degli accertamenti.
Oltre a questo se un genitore bonifica al figlio una percentuale importante della propria liquidità (per esempio 40.000 Euro su 50.000 presenti sul suo conto), la donazione in questione non potrà essere considerata “di modico valore” e, per questo motivo, potrebbe essere necessario coinvolgere un notaio per ratificare l’atto.
Negli altri casi, per velocizzare o addirittura evitare gli accertamenti fiscali è necessario compilare con la massima attenzione la causale del bonifico, soprattutto quando il bonifico ha lo scopo di contribuire all’acquisto di un bene costoso.
Esempi di causali corrette nei bonifici verso i figli
Nella causale è sempre consigliabile indicare il più precisamente possibile lo scopo o il motivo del bonifico. Se quei soldi servono ad acquistare un bene o un servizio diventa assolutamente fondamentale indicarlo.
“Contributo acquisto auto”, “Contributo spese dentista”, “Contributo acquisto casa” sono tutte diciture che chiarificano immediatamente quale sia lo scopo del trasferimento di fondi e non lascia alcun dubbio sulla destinazione di utilizzo del denaro.
Si tratta in questi casi di donazione indiretta, cioè di una donazione non finalizzata all’accrescimento della liquidità di un individuo ma soltanto all’acquisto di un bene o di un servizio necessario. La donazione indiretta, anche se ingente, non ha mai bisogno di essere ratificata da un notaio, basta appunto specificare nel bonifico per cosa verrà utilizzata.
