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Salario minimo, incontro decisivo tra maggioranza e opposizione: “Meloni sbaglia”

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Fabio Scapellato

Nella giornata di domani si terrà l’incontro tra la maggioranza e l’opposizione sulla questione salario minimo: i timori dell’opposizione.

Negli ultimi anni gli italiani hanno vissuto con una certa insoddisfazione l’immobilismo del governo sulla questione stipendi. Di fatto l’inflazione ha reso il potere d’acquisto degli italiani via via sempre minore e solo nel 2023, in seguito al verificarsi di una situazione socio-economica complessa a livello globale, c’è stato un adeguamento concreto degli stipendi e delle pensioni.

Salario minimo timori opposizione
Domani ci sarà l’incontro decisivo tra opposizione e maggioranza sul salario minimo – Ansa Foto – Ilovetrading.it

Per quanto riguarda gli stipendi, per altro, l’adeguamento in questione è avvenuto in seguito ad una lunga trattativa che ha portato alla firma dei nuovi contratti nazionali del lavoro. Per tale motivo l’adeguamento riguarda solo le categorie di lavoratori che hanno accettato l’accordo. In ogni caso i sindacati ritengono che gli adeguamenti, sia sul fronte pensioni che su quello stipendi non siano sufficienti a pareggiare la perdita del potere d’acquisto registrata in questi ultimi anni.

Da qualche mese a questa parte si parla di un altra misura che potrebbe migliorare la condizione lavorativa ed economica di tantissimi italiani, ovvero l’aumento del salario minimo. La proposta è stata avanzata con fronte comune dall’opposizione ed è stata tenuta in considerazione dal governo Meloni, il quale però ha preso tempo per vagliarla e per valutare bene quale decisione prendere.

Domani, venerdì 11 agosto, opposizione e maggioranza s’incontreranno per discutere della proposta di legge. Un incontro dal quale potrebbe arrivare una fumata bianca. Prospettiva che risulta meno concreta dopo le parole pronunciate dalla premier nella giornata di ieri: “Perché non abbiamo accolto la proposta sul salario minimo così come viene presentata? Se stabilissi per legge una cifra minima oraria di retribuzione per tutti, allora il salario minimo potrebbe rischiare di essere più basso del minimo contrattuale previsto. Il paradosso è che rischierebbe di diventare un parametro sostitutivo e non aggiuntivo peggiorando molto di più i salari rispetto a chi li migliora”.

Salario Minimo, Magi di +Europa  incalza la premier Meloni: “No alla passerella estiva del governo”

Le parole della leader di Fratelli d’Italia hanno messo sul chi vive gli esponenti dell’opposizione. Uno dei primi a commentarle è stato Nicola Fratoianni (segretario nazionale di Sinistra Italiana), il quale ha dichiarato ad Adv: “Dall’incontro di domani con la presidente Meloni, mi aspetto che si discuta seriamente del problema che hanno i cittadini che lavorano tanto e non arrivano a fine mese”.

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Il segretario di +Europa teme che l’incontro sia solo un’operazione di facciata – Ansa Foto – Ilovetrading.it

Gli ha fatto eco questa mattina Riccardo Magi, segretario di +Europa, che raggiunto da ‘Notizie.com’ ha dichiarato: “Le parole di ieri di Meloni sono contundenti, rispetto ad un invito arrivato lo scorso lunedì. Mi pare evidente un’ambiguità da parte del governo. Se si chiede un confronto, vuol dire che hai meditato una posizione diversa rispetto a quelle assunta nel recente passato. Se invece lo scopo è quello di una passerella estiva di governo per dire al Paese che la maggioranza ha a cuore la questione salario minimo, allora Meloni sbaglia e non ci cascheranno di certo le opposizioni“.

Riguardo la possibilità di trovare una mediazione tra la posizione di +Europa e  quella della maggioranza, Magi si dice possibilista ma ad una condizione: “Andremo al confronto con rispetto istituzionale, ma dicendo che serve chiarezza. Non si tratta di avere una posizione intransigente da parte nostra, ma di trasparenza nei confronti dei cittadini da parte del governo”. A suo avviso, infatti, il governo ha già avuto modo di confrontarsi con le opposizioni in questi mesi e dunque non ci sarebbero ulteriori motivi di indugio: “O c’è un fatto nuovo o si stanno prendendo in giro gli italiani”.

Insomma il timore è che il governo stia solo prendendo tempo perché sull’argomento si sta trovando in difficoltà con l’elettorato e la sensazione comune di tutte le forze di opposizione è che quella di domani possa essere un’operazione di facciata. Tuttavia Magi si dice disposto all’ascolto e a ricredersi qualora la maggioranza esprima una posizione favorevole alla proposta sul salario minimo.

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