Vi è una opzione di pensione anticipata riservata esclusivamente a chi è nato fino al 1960. Vediamo insieme di cosa si tratta.
Tra le tante misure di prepensionamento attualmente in vigore in Italia ve ne è una che si rivolge esclusivamente a quelli nati entro il 1960. In questo articolo vi spieghiamo tutto nei dettagli.
Palazzo Chigi ha chiuso per ferie con più dubbi che risposte riguardo le pensioni. L’obiettivo di superare la legge Fornero sembra allontanarsi per mancanza di risorse economiche. La Lega di Matteo Salvini continua ad insistere per l’estensione a tutte le categorie di lavoratori di Quota 41, misura che consentirebbe di andare in pensione al raggiungimento di 41 anni di contributi a prescindere dall’età anagrafica. Ma, secondo le stime, solo il primo anno Quota 41 costerebbe non meno di 5 miliardi allo Stato.
Che fare allora per non rassegnarsi alla legge Fornero? È probabile una proroga di Quota 103 – in pensione a 62 anni con 41 di contributi- come anche di Ape sociale e Opzione donna. Nel frattempo, però, i nati nel 1959 e nel 1960 già quest’anno e il prossimo possono andare in pensione grazie ad una misura poco conosciuta.
Chi è nato nel 1959 ha compiuto quest’anno 64 anni mentre i nati nel 1960 spegneranno le 64 candeline sulla torta il prossimo anno. Entrambi possono fruire di una opzione di prepensionamento di cui si parla poco.
Si tratta della pensione anticipata contributiva che prevede il pensionamento a 64 anni purché si soddisfino i seguenti requisiti:
L’importo dell’Assegno sociale è soggetto a rivalutazione e, quindi, cambia ogni anno. Per il 2023 è stato fissato a 503,27 euro. Dunque i nati nel 1959 possono andare in pensione quest’anno solo se hanno maturato un assegno pari almeno a 1400 euro. Quelli nati nel 1960, invece, dovranno aspettare di conoscere quale sarà l’importo dell’Assegno sociale che verrà stabilito per l’anno 2024. Probabilmente sarà un po’ più alto.
Costoro possono andare in pensione prima perché rientrano nel sistema di calcolo contributivo puro, entrato in vigore dopo il 1995 grazie alla riforma di Lamberto Dini. Questo significa che la loro pensione sarà interamente calcolata con il sistema contributivo puro. Anche coloro che rientrano nel sistema misto – con contributi versati prima del 1995 – possono accedere a questa forma di pensione anticipata raggiunti i 64 anni di età ma solo alle seguenti condizioni:
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