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Come proteggere i beni in caso di divorzio: se non lo sai è una stangata tremenda

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Edoardo Corasaniti

La dissoluzione di un vincolo coniugale è un evento che inevitabilmente si ripercuote sulla situazione finanziaria dei partner coinvolti.

Da questo punto in poi, ciò che una volta apparteneva alla sfera familiare, dovrà essere redistribuito. L’attenzione prioritaria, in queste situazioni, deve essere rivolta alle figlie e ai figli. Oltre all’assegno di sostentamento, che mira a preservare lo stato finanziario, è fondamentale prestare adeguata considerazione anche alla tutela del patrimonio e della residenza.

Divorzio - beni
Divorzio e proteggere i beni (Ilovetrading.it)

Le conseguenze possono variare anche in base al regime patrimoniale scelto inizialmente all’atto del matrimonio. L’opzione di separazione dei beni rappresenta uno dei principali strumenti di salvaguardia del patrimonio familiare anche in caso di separazione e divorzio.

Nel caso di separazione, vengono attuate tutte le disposizioni del tribunale nell’interesse delle figlie e dei figli, compresa l’assegnazione dell’abitazione coniugale, gli accordi riguardanti la permanenza dei minori presso ciascun genitore, e altro ancora.

I regimi patrimoniali applicabili in caso di separazione

Nel caso in cui si sia optato per il regime di comunione dei beni, potrebbero sorgere problematiche in fase di scioglimento del matrimonio. In questa situazione, tutti i beni acquisiti dopo la celebrazione delle nozze cadrebbero sotto il regime di comunione, ad eccezione di alcune circostanze specifiche. È fondamentale prestare estrema attenzione alla conservazione del patrimonio e della casa al fine di garantire un’adeguata tutela per le figlie e i figli. Secondo le normative vigenti, i figli hanno diritto a un sostegno finanziario da entrambi i genitori fino al raggiungimento dell’indipendenza economica.

Cosa succede se divorzi
Divorzio: a volte può essere determinante la scelta del regime patrimoniale – ilovetrading.it

Nel caso in cui l’opzione fosse orientata verso la separazione dei beni, la questione non emergerebbe. Infatti, nell’evenienza di un dissolvimento coniugale, ciascuna parte rimarrebbe in possesso dei propri beni.

La separazione o il divorzio, con le relative conseguenze sul patrimonio familiare, sono strettamente correlate alla decisione se i coniugi abbiano scelto un regime di comunione o di separazione dei beni. Secondo l’art.177 c.c., rientrano nella comunione: I beni acquisiti durante il matrimonio, sia insieme che separatamente, ad eccezione di quelli di natura personale; i frutti dei beni personali di entrambi i coniugi, non ancora utilizzati al termine della comunione; i profitti derivanti dall’attività economica autonoma di ciascun coniuge, se non consumati prima della fine della comunione; le imprese gestite da entrambi i coniugi e create dopo il matrimonio. Fuori dalla comunione rientrano i beni donati o ereditati e i beni acquisiti come risarcimento di danni.

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