Se il salario minimo a 9 euro verrà realmente introdotto cosa accadrà al tuo lavoro? L’obiettivo è realizzabile?
I lavoratori, da quando la proposta del salario minimo a 9 euro è stata presentata, si chiedono se davvero ci sarà questo importante aumento e come cambierà la loro retribuzione se davvero dovesse andare in porto la proposta di legge. L’intento è di garantire ai lavoratori retribuzioni più elevate rispetto a quelle attuali.
I salari di oggi sono nella maggior parte dei casi inadeguati per far fronte al costo della vita e per consentire alle famiglie di pagare bollette, generi alimentari, beni di prima necessità, carburante, mutui e affitti. Figuriamoci mettere da parte dei risparmi o riservare parte delle entrate mensili per togliersi sfizi, sembra essere diventato impossibile.
Da qui l’esigenza di cambiare anche gli stipendi così come è cresciuta l’inflazione. Si parla tanto di adeguamento ma come mai non c’è stato quello con riferimento proprio alle retribuzioni? Almeno per ora dato che la proposta del salario minimo a 9 euro all’ora è stata presentata. Ma quanto potrebbe essere realmente efficace questa soluzione? Aiuterebbe economicamente sul serio i lavoratori o si tratta unicamente di uno specchietto per allodole?
Salario minimo a 9 euro, la verità sulle conseguenze per i lavoratori
Le retribuzioni dei lavoratori italiani sono stabilite dal Contratti Collettivi Nazionali del Lavoro. Ogni contratto indica per ogni settore e comparto lo stipendio orario che si diversifica in base ai livelli di inquadramento professionale, alle modalità di lavoro, all’orario di lavoro, alle ferie, indennità, permessi, malattie e infortuni nonché alle regole per le cessazioni dei rapporti di lavoro.
Tutto è scritto nel contratto che il dipendente ha firmato prima di iniziare a lavorare per un’azienda. Ma pochi giorni fa l’Opposizione ha presentato alla Camera una proposta di Legge. L’idea è di approvare un salario minimo di nove euro lordi all’ora per tutti i lavoratori. L’obiettivo è contrastare lo sfruttamento lavorativo e aumentare le retribuzioni adeguandole alla qualità e quantità delle attività svolte.
Il Governo non approva questo progetto. Alcuni contratti prevedono salari minimi anche superiori a 9 euro che rendono la proposta inutile. Aumentando a nove euro, poi, la paga dei lavori meno retribuiti si dovrebbero di conseguenza incrementare gli stipendi di chi già riceve nove euro all’ora o più per non creare uno squilibrio del sistema lavorativo. Tutti gli stipendi, dunque, dovrebbero cambiare – non solo quelli di chi ha redditi bassi – ma ci sono le risorse economiche per affrontare tale eventualità?
Ancora una volta il vero problema di un progetto, come per la Riforma delle Pensioni, è legato alle risorse dello Stato.