Finalmente è in arrivo un grande cambiamento sulla pensione che in molti attendevano. Ecco di cosa stiamo parlando nel dettaglio.
Per i lavoratori che stanno per arrivare ad ottenere l’assegno pensionistico, il sistema previdenziale in Italia mette a disposizione molti strumenti utili, in modo da avere a disposizione un trattamento che possa dirsi favorevole per ottenere la pensione. Questo vale per l’uscita dal mondo del lavoro e quindi per la pensione anticipata. Esistono metodi e normative che danno la possibilità di avvalersi di sconti contributivi oltre che metodi che si applicano sull’età da raggiungere.
Ovviamente avranno precedenza coloro che presenteranno per primi la domanda all’INPS. Non sarà un qualcosa di automatico, in quanto bisogna soddisfare delle condizioni precise. Si potrà ottenere la pensione prima purché si effettui la specifica richiesta all’INPS, mettendo le mani su sconti sia sull’età anagrafica che sui contributi, andando a recuperare, in alcuni casi, fino a 5 anni. Quindi si tratta di un vantaggio non da poco.
Il funzionamento della maggiorazione contributiva
Esistono degli strumenti ancora oggi sconosciuti che andrebbero utilizzati per anticipare la pensione. Questi prendono il nome di maggiorazioni contributive e non sono altro che una sorta di “regalo” che l’INPS fa per quanto riguarda sia l’età che i contributi. Un qualcosa dedicato ad alcuni lavoratori che ne fanno richiesta.
Un esempio è dato dal fatto che le lavoratrici potrebbe ottenere un vantaggio di un anno sulla pensione di vecchiaia. Sappiamo infatti che attualmente è possibile andare in pensione dopo aver accumulato 20 anni di contributi e aver raggiunto 67 anni di età.
Quindi non vi è nessuna distinzione tra uomini e donne. Invece, per le lavoratrici che hanno avuto dei figli, è possibile avvalersi di uno sconto pari a 4 mesi per ogni figlio, fino a uno sconto massimo di 12 mesi per chi ha avuto 3 o più figli. Tale sconto farà in modo che l’età anagrafica passerà da 67 a 66 anni.
Una maggiorazione contributiva abbastanza interessante è quella che interessa tutti i soggetti con invalidità. Infatti, coloro che hanno continuato a lavorare dopo essere stati dichiarati disabili dalle autorità competenti, potranno ottenere una speciale contribuzione figurativa pari a 2 mensilità per ogni anno di contributi versati. In poche parole, gli invalidi che continuano a lavorare otterranno, nell’arco di un anno, 14 mesi di contributi. Si tratta di uno sconto nel versamento dei contributi che però non può andare oltre i 5 anni.