Con un ISEE più basso si possono ottenere maggiori agevolazioni da parte dello Stato. Esiste un modo per abbassare il valore agendo sul nucleo familiare.
L’ISEE è un documento che tiene conto del reddito familiare totale e vi sono inseriti molti dati. Uno di questi è il numero di persone che fanno parte di quel nucleo, che può variare nel tempo, ma ci sono anche dei trucchi per far abbassare il l’ISEE intervenendo direttamente.
Il documento ISEE è molto complesso e pieno di dati che possono variare nel tempo. Si parte da guadagni e spese di ogni membro della famiglia, passando attraverso il numero degli stessi. Agendo con attenzione sul numero dei familiari è possibile abbassare il livello ISEE e quindi accedere ad agevolazioni maggiori. Si tratta di un procedimento non particolarmente complicato e che nella maggior parte dei casi non richiede particolari sforzi o sacrifici. Alla base c’è la necessità di fare in modo di separare le persone che producono un reddito, facendole uscire dal nucleo familiare, in modo che l’ISEE abbia un valore minore.
I numero di persone contenute in un nucleo familiare è specificato nel documento chiamato stato di famiglia. Questo documento deve essere modificato ogni volta che qualcuno entra o esce dal nucleo familiare per rendere chiaro quale sia la nuova situazione economica all’interno della famiglia. Si ricorda che per nucleo familiare si intende il gruppo di persone legate da legami di parentela che vivono nella stessa abitazione. Quelle di queste che producono un reddito contribuiscono ad alzare il reddito, e quindi il livello ISEE, della famiglie, mentre chi non percepisce un reddito contribuisce ad abbassarlo.
Cosa fare quando il livello ISEE si alza
Il secondo gruppo viene definito delle persone “a carico” e può comprendere figli minorenni o disoccupati, ma anche nel caso uno dei due coniugi della famiglia perda il lavoro, questo diventa legalmente a carico dell’altro coniuge. Premesso questo, il livello ISEE di una famiglia tipo può alzarsi quando uno o più figli cominciano a lavorare, e quindi cominciano a produrre un reddito per se stessi e la famiglia. In questo caso la cosa migliore che si può fare è che i figli vadano per la loro strada.
Nonostante sia qualcosa che i figli farebbero a prescindere, al livello di benefici statali è conveniente che questi abbandonino il nucleo familiare una volta che cominciano a produrre un reddito proprio. In questo modo i rimanenti membri del nucleo familiare si troveranno con un reddito più basso e potranno ottenere agevolazioni maggiori.
Per un figlio che ha cominciato a lavorare è possibile abbandonare il nucleo familiare senza cambiare residenza. Se si ha meno di 24 anni si è considerato fuori dal nucleo familiare in automatico se si produce un reddito di almeno 4.000 euro all’anno, mentre se si ha più di 24 anni basta un reddito di 2.840,51 euro all’anno.
L’altra alternativa è andarsene da casa e cambiare la propria residenza. A prescindere dal proprio reddito annuale in questo modo si viene considerati fuori dal nucleo familiare.
