Quali sono le principali differenze tra i due colossi di affitto alloggi online? Ed è possibile stabilire quale convenga di più? Proviamo a capirlo insieme.
Uno olandese, fondato al termine del millennio scorso; l’altro statunitense, nato quasi per gioco dall’intuizione di due neolaureati di San Francisco: parliamo di due colossi su scala globale per l’affitto di alloggi sul web, ovvero delle compagnie di Booking e di AirBnB. Ad oggi risultano rispettivamente la prima e la terza compagnia al mondo per fatturato a dominare il settore.
Tra le due si colloca Expedia, che aggiunge anche servizi relativi all’acquisto di voli, noleggio auto, prenotazione di ristoranti e quanto può servire per un’organizzazione omni-comprensiva di un viaggio tanto di relax quanto di affari. Dunque una compagnia che si differenzia leggermente rispetto agli e-commerce più popolari del mondo per l’affitto di stanze, appartamenti, ville, resort, case sugli alberi e chi più ne ha più ne metta.
Le opzioni offerte da entrambe, infatti, sono quantitativamente parlando davvero significative e, inoltre, in costante crescita: basti pensare ai 28 milioni di unità abitative del portafoglio di Booking, che si rivolge a Paesi che parlano un totale di ben 43 lingue; ed ai 191 Paesi del mondo in cui, invece, è attivo AirBnB, con stanze ed alloggi offerti in oltre 65.000 città. Già, ma quale conviene di più? È possibile stabilire quale dei due servizi offra maggior convenienza?
Ora domandiamoci: è possibile stabilire differenze sostanziali tra le due piattaforme che portino a riconoscere senza ombra di dubbio la maggior convenienza dell’una rispetto all’altra? Ebbene, guardando alle statistiche e ai dati, possiamo rilevare che in quanto ad affitti brevi sia Booking ad avere la meglio su AirBnB, seppur con poco distacco che, inoltre, va riducendosi costantemente negli anni.
Se consideriamo le commissioni, invece, la differenza è significativa: la politica di Booking, infatti, è di metterle tutte a carico dell’host, ovvero del proprietario di casa ospitante, per un totale tra il 15% ed il 18% del costo complessivo di affitto. AirBnB, invece, ha scelto di attribuirle ad entrambe le parti, ovvero una quota all’ospitante ed una quota all’ospite.
Altra differenza significativa riguarda l’host: se con AirBnB, infatti, questi riceve il compenso poco dopo l’ingresso dell’ospite nell’unità abitativa affittata, con Booking ciò avviene circa 10 giorni dopo il check-out. Quindi quale scegliere? In conclusione, possiamo affermare che davvero non sia semplice a dirsi. Forse l’ideale è prepararsi ad ogni viaggio consultando sempre entrambe le piattaforme e poi, a conti fatti, decidere in base alla singola e specifica circostanza.
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