Arrivano delle nuove regole per chi non è in regola con l’ISEE e riguarda proprio l’assegno Unico: ecco a chi verranno ridotti gli importi
Sappiamo bene che in questo periodo ad essere maggiormente in difficoltà sono le famiglie più precarie, ovvero quelle che registrano un reddito più basso della media. Sono infatti queste a trovare maggiore disagio nel fare la spesa o pagare le bollette per via dell’incremento dei prezzi che non mira a diminuire.
Per fortuna a sostenerle c’è lo Stato così come l’INPS che mettono a disposizione bonus, incentivi e indennità. Tra gli ultimi in vigore ricordiamo la Carta Acquisti, presente già nel 2022, che è stata poi rinnovata nel 2023. Con questa è possibile acquistare beni e servizi di prima necessità, quindi fare la spesa e pagare le utenze. Viene caricata di 80 euro ogni due mesi. Molto gettonata in questo periodo è invece la Carta Dedicata a te o Carta Solidale.
Viene caricata di circa 380 euro una tantum e permette di acquistare beni primari. Anche in questo caso ad essere determinante è l‘ISEE che non deve superare i 15.000 euro. Con le modifiche rilevanti fatte al reddito di cittadinanza, molte sono le persone in fase precaria, che però possono attingere al bonus NEET che permette si seguire corsi e acquisire le competenze per essere pronti ad entrare sul mercato.
L’Assegno Unico è, invece, quello che principalmente spetta alle famiglie con figli a carico fino al 22esimo anno di età. Questo è oggetto di forti modifiche e importi ridotti per via dell’ISEE che non viene regolato: ecco cosa sta succedendo.
Da settembre 2023, l’INPS erogherà importi più bassi per tutti coloro che non hanno regolato il proprio iSEE. Purtroppo se l’ISEE non viene aggiornato, l’importo percepito sarà ridotto, anche se si ha una famiglia numerosa e le condizioni economiche sono precarie. Quindi ciò avverrà sia in caso di omissioni che di difformità.
Fino a quando il richiedente non trasmetterà il nuovo modello ISEE con le dovute modifiche, ci sarà un assegno ridotto per ogni figlio a carico. Le correzioni delle anomalie potranno avvenire entro la fine dell’anno, a cui fanno riferimento tutte le mensilità elargite. Ma cosa succede se coloro che ricevono l’Assegno Unico non provvederanno alle dovute modifiche? A comunicarlo è stato l’ISEE con un messaggio il primo agosto.
Ogni richiedente che non ha messo in regola l’ISEE verrà contattato mediante mail o sms o anche Pec. Nel caso questi continuassero a trascurare la situazione, non apportando le variazioni e gli aggiornamenti, per loro sarà erogato l’importo minimo. Se viene corretto il tutto entro il 31 dicembre 2023, l’ISEE provvederà a far ricevere alle famiglie tutti gli arretrati.
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