Molta è la confusione sul canone RAI. All’inizio si parla di abolirlo, ma adesso le cose sono cambiate. Ma cosa sta accadendo?
Il canone RAI, necessario per finanziare la TV pubblica, potrebbe essere presto cancellato dalla bolletta elettrica. Infatti sembra sia stata fatta una proposta dal ministro dell’economia Giorgetti per spostare il canone direttamente sulla SIM mobile, una proposta che ha dato vita a molte polemiche. Ma come funziona attualmente il sistema?
Il canone era stato inserito nella bolletta dell’energia elettrica dal governo Renzi nell’anno 2016. Un canone in cui vengono escluse le utenze delle seconde case e in cui si può chiedere l’esonero del pagamento a patto che si dimostri che non si sta utilizzando la televisione oppure che si dimostri di pagare il Canone sulle utenze della prima casa.
Il canone RAI attualmente ha un importo pari a € 90 e viene diviso tra le varie bollette con un pagamento rateale di 9 euro al mese per 10 mesi. Attualmente il canone si paga sulla bolletta elettrica per un importo di € 18 che ovviamente va ad aumentare i costi fissi della fatturazione della bolletta.
Il canone viene pagato a tutti coloro che hanno una TV in casa, ma nel caso in cui non possiede nessun tipo di dispositivo elettrico, si dovrà dimostrare di non essere in possesso di una TV o di ogni monitor privo antenna. Il canone non si paga se si possiede un computer, uno smartphone o un tablet dato che i programmi TV via internet non hanno bisogni di sintonizzazione.
Come potrebbe cambiare il canone
Ecco l’ipotesi per il prossimo futuro. Il ministro Giorgetti ha avanzato un paio di proposte per finanziare i vari investimenti Rai con la fiscalità generale oppure per spostare il canone dalla bolletta elettrica direttamente sulle utenze telefoniche.
Una proposta che ha dato vita a delle polemiche da parte dei consumatori. La nuova proposta porterebbe ogni utenza telefonica a dover pagare una somma mensile per il canone RAI. Una scelta che andrebbe aggravare sul costo per i consumatori.
La proposta di spostare il canone su sim mobile nascerebbe dal fatto che oggi, attraverso il telefono, vi è la possibilità di vedere programmi tv e quindi anche quelli sul digitale terrestre, anche se tutto ciò va in contrasto con le indicazioni dei MIMIT (Ex MISE)
Una decisione che ha portato i consumatori a dar vita ad una grande protesta. Infatti, a questo riguardo si è espresso il presidente dell’Unione Nazionale consumatori Dona: “Da sempre proponiamo di eliminare il canone Rai, continuando a finanziare il servizio pubblico con la fiscalità generale. Sarebbe più equo considerato che oggi il canone lo pagano anche i poveri assoluti, salvo abbiano più di 75 anni, un’ingiustizia vergognosa”.
Quindi adesso si aprirebbe una questione contro l’abuso di far pagare il canone RAI a chi possiede un telefonino. Per il momento, da parte del ministro Giorgetti, non sembra esserci l’intenzione di fare un passo indietro, anche se chiaramente il governo dovrà trovare una soluzione per continuare a fare pagare il canone, anche se purtroppo questa spesa andrà a gravarsi sui conti delle famiglie.