Quindici anni di contributi bastano per andare in pensione ma solo rispettando alcuni requisiti. Scopriamo quali.
Tre categorie di cittadini possono ottenere la pensione avendo accumulato pochi anni di contributi.
Il sistema previdenziale italiano cambierà presto forma ma non è dato sapere cosa prevederà nel 2024. Governo e sindacati stanno ancora pianificando il futuro pensionistico dei lavoratori. Ci sono diverse possibilità sulle quali ragionare come Quota 41 per tutti e la proroga di Quota 103 ma al momento vi è una certezza. La nuova Riforma delle Pensioni con misure strutturali e flessibili difficilmente riuscirà ad essere definita prima della Legge di Bilancio 2024 per mancanza di risorse.
Le opzioni certe di pensionamento ad anno nuovo sono la pensione di vecchiaia, la pensione anticipata ordinaria e la pensione per i precoci. Si tratta di scivoli che richiedono minimo 20 anni di contributi. Come fare, dunque, ad ottenere un trattamento mensile se si sono accumulati solamente 15 anni di contributi?
Le opzioni per il pensionamento con 15 anni di contributi
Avere una carriera contributiva lunga non è semplice. Significa aver iniziato a lavorare in giovane età e continuativamente, senza interruzioni. Ma, specialmente per le donne, accade che ci siano periodi di vuoto anche molto lunghi. Si potrebbe, ad esempio, interrompere l’attività lavorativa per dedicarsi alla famiglia per riprenderla successivamente o mai più. Insomma, si potrebbe arrivare ai 67 anni con soli 15 anni di contributi maturati.
La strada da percorrere in questo caso sarebbe quella delle tre Deroghe Amato dette anche pensioni quindicenni. La prima deroghe prevede il pensionamento per chi ha maturato 15 anni di contributi minimi prima del 1993. Di conseguenza nel 2024 potranno andare in pensione i cittadini nati nel 1957 che hanno iniziato a lavorare a 20 anni, per esempio, completando i 15 anni entro il 31 dicembre 1992.
La seconda Deroga, invece, si rivolge a quei lavoratori che hanno ottenuto l’autorizzazione alla prosecuzione volontaria al 31 dicembre 1992. Non è importante che poi ci siano stati effettivamente dei versamenti ma sarà necessario che l’autorizzazione sia stata concessa nei tempi corretti.
Infine la terza Deroga Amato. Ha come destinatari i cittadini con minimo 10 anni di carriera con versamenti che non coprono tutto l’anno ossia con meno di 52 settimane di contributi maturati in ogni anno. In più il primo contributo dovrà essere stato versato minimo 25 anni prima la data di presentazione della domanda di pensionamento (1999 per andare in pensione nel 2024).
Solo rientrando in una delle tre Deroghe Amato si potrà andare in pensione a 67 anni di età con 15 anni di contribuzione.