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L’assegno di incollocabilità aumenta a 290 euro già da luglio: controlla se ti spetta

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Carlotta Nicoletti

Sale l’importo dell’assegno di incollocabilità, ecco a che cifra ammonta e chi ne può usufruire. 

È stato pubblicato il decreto del Ministero del Lavoro che stabilisce l’importo della prestazione erogata dall’Inail a favore di tutte le vittime di infortuni sul lavoro o malattie professionali dal 1° luglio 2023.

Assegno incollocabilità
Assegno incollocabilità ecco come funziona (ilovetrading.it)

Sale l’importo mensile dell’assegno d’incollocabilità, i dettagli sono indicati dall’Inail nella circolare 34/2023, dopo la pubblicazione del decreto 84/2023 di rivalutazione sul sito internet del ministero del lavoro.

Questo assegno spetta ai titolari di rendita Inail che hanno un’età inferiore a 65 anni e che, a seguito dell’infortunio sul lavoro o della malattia professionale, non sono più in condizione di poter svolgere come di consueto la loro attività di lavoro e non risultano destinatari del beneficio dell’assunzione obbligatoria.

A quanto sale l’assegno di incollocabilità

Dal 1° luglio l’importo mensile dell’assegno d’incollocabilità erogato dell’Inail sale a 290,11 euro, prima era 268, 37. Ne potranno beneficiare i titolari di rendita Inail con un’età inferiore a 65 anni che hanno subito un infortunio che non gli consente di lavorare.

Assegno incollocabilità disabile
Assegno incollocabilità a chi spetta (ilovetrading.it)

Nel dettaglio, per l’erogazione del sostegno economico i lavoratori devono possedere un grado di inabilità che non sia inferiore al 34%, riconosciuto dall’Inail Secondo le tabelle allegate al Testo Unico per gli infortuni sul lavoro che si verificano o le malattie professionali denunciate fino al 31 dicembre 2006. O anche di un grado di menomazione dell’integrità psicofisica/danno biologico che sia superiore al 20% riconosciuto secondo quelle che sono le tabelle di cui al d.m. 12 luglio 2000 per gli infortuni che si sono verificati e per le malattie professionali denunciate a decorrere dal 1° gennaio 2007.

Questo trattamento viene pagato mensilmente con la rendita Inail e viene poi rivalutato annualmente ogni primo luglio, in base alla variazione dell’inflazione registrata con riferimento all’anno prima. Tenendo in considerazione la variazione che c’è stata dell’indice Istat tra il 2021 e 2022, pari allo 8,1%, l’Inail ha rideterminato in euro 290,11 mensili quello che è l’importo dell’assegno.

Non bisogna però confondere l’assegno con il trattamento riconosciuto in favore degli invalidi di guerra o del servizio con riferimento all’articolo 20 del DPR 915/1978 e dell’articolo 104 del DPR 1092/1973. Queste lo riconoscono agli invalidi di guerra o per causa di servizio con età inferiore a 65 anni, titolari di pensione di guerra, pensione privilegiata o assegno rinnovabile, per infermità ascrivibili dalla 2^all’8^ categoria.

Per tanto se siete in possesso dei requisiti menzionati di sopra potete richiedere l’assegno di incollocabilità con tanto di aumento della cifra per un determinato lasso di tempo. Sicuramente è un aiuto considerevole per chi necessita.

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