Che cosa succede in caso di smarrimento dei buoni fruttiteri postali? Davvero c’è il rischio che cadano in prescrizione e che i soldi vengano persi?
I buoni fruttiferi postali, diffusissimi strumenti di investimento emessi da Cassa Depositi e Prestiti e gestiti in esclusiva da Poste Italiane, offronto sicurezza a tutti gli investitori: garantiscono il rimborso integrale del capitale iniziale, più gli interessi maturati. Ma tutti i buoni sono soggetti alla prescrizione.
Si tratta di un periodo dopo il quale il sottoscrittore non può più richiedere il rimborso del titolo. Per i buoni fruttiferi postali, il termine di prescrizione è di dieci anni dalla data di scadenza.
Bisogna ovviamente porre l’accento sulla differenza tra scadenza e prescrizione. Il primo termine indica il periodo in cui il buono cessa di produrre interessi. La prescrizione indica invece il momento oltre il quale non si può più esercitare il diritto al rimborso. Se la scadenza del buono è fissata, per esempio, nel 2025, la prescirizione arriverà nel 2035, a dieci anni dopo la scadenza del titolo.
Quindi se non agisce entro i tempi e modi appropriati per esercitare il proprio diritto di rimborso, non è escluso che il buono vada in prescrizione. E per non perdere tutto ciò che si è investito si può solo contestare la scadenza del titolo. Ci sono infatti casi in cui la scadenza non è chiaramente riportata sul buono, o in cui Poste Italiane non ha fornito un foglio informativo dettagliato.
La situazione si fa ancora più complicata se il sottoscrittore ha perso il buono e quindi non è in grado di controllarne la scadenza. E non solo: perdere il buono in sé rende anche più difficile esercitare i propri diritti sull’investimento non ancora scaduto.
Poste Italiane deve rimborsare i buoni con i relativi interessi maturati anche se è passato il decennio della prescrizione, se non dimostra di aver consegnato, alla sottoscrizione, il foglio informativo analitico, recante caratteristiche e scadenza dell’investimento. Lo ha stabilito di recente un giudice di pace.
Smarrimento buoni fruttiferi: come comportarsi per non cadere in prescrizione
Cosa accade quindi se il sottoscrittore ha smarrito il buono fruttifero postale? In questo caso, la prescrizione inizia a decorrere dalla data in cui il diritto può essere esercitato. Lo smarrimento, quindi, non è un ostacolo legale ma di fatto rende più difficile informarsi sulla prescizione.
Per evitare questo problema si può sempre richiedere un duplicato del titolo smarrito seguendo la procedura di ammortamento presso qualsiasi ufficio postale. Anche in questi casi il sottoscrittore deve essere posto in condizione di conoscere condizioni e scadenza dei buoni.
Poste Italiane ricorda che i buoni ordinari emessi fino alla data del 27/12/2000 (Serie “Z”) hanno una durata di trent’anni. Quelli emessi successivamente (dalla serie “A1” in poi) hanno una durata ventennale. I buoni ordinari a trenta anni maturano interessi (per bimestri conclusi di anzianità) fino al 31 dicembre dell’anno solare di scadenza del titolo. Quelli ventennali cessano di essere fruttiferi esattamente alla scadenza del ventesimo anno.