Gli invalidi civili hanno diritto a nuove agevolazioni contributive nel 2023, soprattutto sul lavoro. Ecco quali sono gli aiuti per aziende e lavoratori.
Tutte le aziende che assumono disabili hanno diritto a delle agevolazioni di natura fiscale. Allo stesso modo, il lavoratore soggetto a invalidità civile riconosciuta dall’ASL e dall’INPS può contare su numerose agevolazioni contributive e aiuti nell’inserimento professionale e nell’uscita, cioè per la pensione.
Prima dell’assunzione, il lavoratore a cui è riconosciuta l’invalidità può contare infatti su dei canali privilegiati per l’inserimento. E dopo l’assunzione scatta il diritto ad agevolazioni contributive connesse all’invalidità civile. Al di là di tutto ciò che spetta al lavoratore disabile con Legge 104, e delle agevolazioni previste per un lavoratore che assiste una persona disabile, ci sono anche altri aiuti contributivi importanti.
Ma che cosa può ottenere in concreto un lavoratore invalido dal punto di vista professionale? Quali sono le agevolazioni di tipo contributivo previste dalla legge per l’invalidità? Esistono fondamentalmente due tipologie di agevolazioni contributive per l’invalidità.
Ci sono quelle che fanno riferimento agli incentivi statali per le aziende che assumono le persone con disabilità volte all’integrazione lavorativa. E poi ci sono delle agevolazioni contributive connesse all’invalidità civile rivolte direttamente ai lavoratori disabili, che permettono fondamentalmente di andare prima in pensione.
Invalidità civile: le agevolazioni contributive finalizzate alla pensione anticipata
Le persone disabili hanno la possibilità di essere assunte da aziende pubbliche e private grazie all’iscrizione alle categorie protette e alle liste di collocamento mirato. Beneficiano di agevolazioni pure i lavoratori con disabilità sopravvenuta in corso di lavoro e i titolari di Legge 104.
I lavoratori appartenenti alle categorie protette possono essere assunti con contratto a tempo determinato o indeterminato e devono ricevere la stessa retribuzione di altri dipendenti. Tuttavia, le mansioni assegnate devono essere compatibili con lo stato di salute del lavoratore e, nei casi particolari, riprogrammate per agevolarne l’integrazione.
Grazie alla Legge 104, i disabili hanno diritto a tre permessi retribuiti al mese per esigenze personali o di assistenza. Dal punto di vista contributivo, poi, i disabili possono ottenere una pensione anticipata attraverso tre canali privilegiati. La maggiorazione contributiva, ovvero due mesi di contribuzione figurativa per un massimo di cinque anni. La pensione anticipata di vecchiaia. E l’APE sociale.
Dei tre canali, il più sfruttato è quello della pensione anticipata. La misura è rivolta ai lavoratori dipendenti del settore privato in possesso di contribuzione al 31 dicembre 1995, cioè che rientrano nel sistema misto, con un’invalidità non inferiore all’80%. Non possono beneficiarne i lavoratori autonomi e nemmeno i pubblici dipendenti.