Nei condomini in cui esistono barriere architettoniche per raggiungere l’ascensore o superare le scale, è possibile aggiungere una rampa: ma chi paga?
Chi deve pagare qualora un inquilino con difficoltà nel movimento autonomo avesse l’esigenza di far installare una rampa per disabili in un condominio? Il codice civile non si esprime chiaramente sulla fattispecie, ma la normativa è stata aggiornata illuminando sugli obblighi dei condomini.
Per quanto riguarda l’installazione di un ascensore, la legge italiana prevede che i condomini che non vogliono usufruirne possano evitare la spesa. Ma cosa succede invece nel caso di un’installazione di una rampa per disabili o una servoscala?
Il costo dell’innovazione va pagato solo da chi la utilizza oppure la spesa è obbligatoria per tutti i proprietari? E come si deve comportare l’assemblea condominiale? La normativa in vigore è molto criticata, perché non tutela abbastanza, almeno dal punto di vista economico, i disabili.
Quindi chi chiede che venga realizzata una rampa per disabili per poter superare le barriere architettoniche rappresentare dalle scale, può andare incontro al rifiuto degli altri condomini di partecipare alla spesa. La legge tutela il disabile solamente escludendo il diritto di veto sull’intervento: in pratica gli altri proprietari non possono dire di no all’installazione per motivi estetici. Mentre resta il vincolo per l’occupazione di spazio comune.
Nella situazione attuale, quindi, capita molto spesso (diciamo pure quasi sempre) che il proprietario con fragilità sia costretto a pagare tutto da solo. Se invece l’assemblea condominiale decide di non approvare i lavori, la persona con disabilità ha il diritto di realizzare a proprie spese l’intervento. Ma sono ammesse solo particolari installazioni o modifiche.
Per esempio le strutture mobili e facilmente rimovibili, come le rampe, i servoscala e le modifiche della misura delle porte di accesso all’edificio, all’ascensore e alle rampe dei garage.
La rampa per disabili deve essere realizzata rispettando dei requisiti previsti dalla normativa di riferimento (la legge numero 13 del 1989). Di solito le rampe a norma costano dai 1.000 ai 3.000 euro. La larghezza minima deve essere di 0,90 metri fino a un metro e mezzo, se sul pianerottolo possono incrociarsi due persone. La pendenza non deve mai superare l’8%. Il dislivello non può eccedere i 3,20 metri. La pavimentazione deve essere antisdrucciolevole…
Riguardo ai montascale a piattaforma o a poltroncina, rispetto al condominio, sono valide le stesse regole che si applicano per le rampe. Se non c’è l’approvazione dell’assemblea, il disabile può pagare di tasca propria l’installazione.
Sempre di corsa? Ti capisco, ma ho un trucco che può aiutarti a liberare tempo…
La pressione fiscale in Italia è uno degli argomenti più discussi e sentiti sia da…
L’assicurazione auto è una polizza di responsabilità civile che i proprietari di un autoveicolo devono…
Sicuramente avrete sentito parlare della fine del Mondo in termini di città più a Sud,…
Reduce da un enorme successo agli Oscar, Oppenheimer si è portato casa diverse statuette, tra…
Organizzare una cerimonia di matrimonio tradizionale, al giorno d’oggi, può rappresentare una vera e propria…