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Morte del condomino senza eredi, attenzione a chi paga le spese | Una questione problematica

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Daniele Orlandi

Come ci si comporta per il pagamento delle spese qualora un condomino senza eredi venga a mancare? Ecco che cosa prevede la legge in questi casi.

Qualora una persona venga a mancare è agli eredi che spetta ricevere il lascito del defunto ma, sempre gli eredi, dovranno farsi carico anche di eventuali insolvenze, debiti o problematiche rimaste in sospeso. Pertanto si divideranno parte del patrimonio della persona deceduta ma dovranno ancora occuparsi di effettuare i pagamenti dei quali solitamente si occupava il parente non più in vita.

Muore condomino senza eredi: chi paga le spese
A chi vengono trasmessi oneri e onori se muore un condomino senza eredi (ilovetrading.it)

Quello che però ci si domanda è, qualora a venire a mancare sia un condomino senza alcun erede, chi dovrà farsi carico del pagamento delle spese? Cosa prevede la legge in tal senso?

Decesso di un condomino senza eredi, chi paga spese e debiti? La procedura

Per fare un esempio, chi dovrà pagare le spese condominiali e dunque chi si farà carico delle sue quote? E l’amministratore di condominio come dovrà comportarsi se, sempre ad esempio, fossero stati avviati degli interventi di manutenzione straordinaria prima della morte del condomino? Ma ancora come bisogna fare se la persona deceduta era morosa: i soldi dovuti potranno essere recuperati o meno? Le domande sono tante, a riprova del fatto che la questione è piuttosto complessa. Solitamente gli eredi danno all’amministratore comunicazione del decesso del parente in modo tale che il registro dell’anagrafe condominiale possa essere aggiornato.

Amministratore di condominio e condomino senza eredi: la procedura
Come viene nominato il curatore dell’eredità (ilovetrading.it)

Il decesso di una persona senza parenti potrebbe essere scoperto ad esempio dai vicini di casa che non lo vedono da tempo, i quali, preoccupati, potrebbero richiedere l’intervento di forze dell’ordine e vigili del fuoco. L’amministratore dovrà quindi appurare lo stato in cui l’abitazione si trova mettendosi in contatto con gli agenti e capire quali eventuali danni siano stati riportati, ad esempio nel caso in cui sia stata forzata una porta o vi siano problemi all’interno dell’appartamento. Certamente occorrerà l’assistenza di un legale nonché di un nulla osta rilasciato dalle forze dell’ordine stesse per compiere qualsiasi operazione.

Nel frattempo sarà compito della Procura cercare di capire se vi siano eventuali eredi. Le possibilità sono tre: che si trovi un erede il quale paghi i debiti contratti con il condominio e le spese successive. Che l’erede venga trovato ma non accetti la successione, ed è un suo diritto poterlo fare. Infine che non vi siano proprio eredi.

La nomina di un curatore

Nel secondo e terzo caso l’amministratore dovrà dunque rivolgersi al tribunale chiedendo la nomina del curatore dell’eredità giacente. Questa persona si occupa di amministrare il patrimonio della persona deceduta, diventando la figura di riferimento alla quale l’amministratore dovrà rivolgersi per la richiesta del pagamento delle spese condominiali e di altre eventuali somme.

Proprio come gli altri condomini il curatore partecipa alle assemblee e potrà decidere anche di vendere o mettere in affitto (previa autorizzazione del giudice) l’appartamento o ancora di vendere alcuni mobili. Questo allo scopo di saldare eventuali debiti. Il rendiconto del suo operato dovrà essere sempre presentato al giudice.

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