Il costo del carburante è salito negli ultimi giorni in maniera clamorosa: l’inquietante mappa dei rincari
Una cifra spropositata, che non avevamo visto nemmeno nei mesi più difficili: la benzina a due euro e cinquanta al litro è qualcosa di davvero esagerato. Eppure, sta succedendo: ecco dove e perché.
Ormai, purtroppo, dovremmo essere abituati a vedere prezzi enormi sul costo del carburante. Dallo scoppio della guerra in Ucraina, febbraio 2022, assistiamo infatti a rincari costanti sul prezzo di diesel e benzina.
Tutto è iniziato nella primavera dell’anno scorso, allorquando, addirittura, era nata una psicosi circa l’effettiva possibilità di reperire il carburante. Lunghe code alle stazioni di rifornimento, con prezzi di listino che non hanno mai smesso di crescere.
In quel periodo il Governo allora presieduto da Mario Draghi aveva provato a porre rimedio con il taglio delle accise. Una azione che aveva frenato un po’ l’ascesa dei prezzi. Addirittura, in quel periodo il diesel era arrivato a costare più della benzina, caso più unico che raro. E il prezzo al litro era sistematicamente sopra la soglia psicologica e reale dei due euro al litro. Niente in confronto a quello che stiamo vivendo e che vivremo.
Qualcosa che gli italiani non pensavano di meritare. Soprattutto in questo periodo, primo vero weekend di esodo estivo, in cui tanti hanno scelto di raggiungere le proprie mete per le vacanze con il proprio mezzo. Avere il costo del carburante a due euro e cinquanta al litro, evidentemente, peserà non poco sul bilancio complessivo del viaggio che avevamo progettato da tempo.
I prezzi del carburante, infatti, hanno già superato la clamorosa soglia di 2,5 euro al litro in autostrada. Proprio su quelle autostrade che, inevitabilmente, saranno solcate per raggiungere i luoghi di villeggiatura. Due euro e cinquanta per il servito e non va troppo meglio in altre stazioni delle reti urbane ed extraurbane, dove invece ci aggiriamo sui 2,3 euro.
L’inquietante mappa dei rincari è stilata da Assoutenti, che rileva 2,553 al litro sulla A4 Venezia-Trieste, con il gasolio a 2,4 al litro. Sulla A21 Torino-Piacenza, un litro di benzina viene venduto a 2,549 euro, 2,334 il gasolio. Supera la soglia dei 2,5 euro anche la A14 Bologna-Bari-Taranto, con 2,529 euro al litro la verde, 2,399 il diesel. In alcuni luoghi di grande impatto turistico come Anacapri la benzina in modalità servito costa 2,259 euro al litro, a Ponza 2,239 euro, a Ischia 2,204 euro, a Lampedusa 2,329 euro.
Ma non solo in zone turistiche, anzi. Nella semisconosciuta Arpaise (BN) un litro di verde al servito costa 2,552 euro, il gasolio addirittura 2,619 euro. Problema da Nord a Sud, dato che in Calabria, a Serra San Bruno (VV), la benzina va a 2,499 euro, diesel 2,359 euro. A Lucca 2,487 euro al litro la verde, 2,554 euro il gasolio.
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