Ci sono diversi modi per andare in pensione con pochi contributi e anche prima dei 67 anni. Vediamo insieme come fare.
La pensione resta un nodo cruciale per tutti: contribuenti, sindacati e Governo. In questo articolo vi spieghiamo tutte le possibilità per andare in pensione anche con pochi contributi.
In Italia il mondo delle pensioni ha subito due importanti svolte. La prima è avvenuta con la riforma Dini del 1995 che ha segnato il passaggio dal sistema di calcolo retributivo al sistema di calcolo contributivo. La seconda è avvenuta nel 2011 con la riforma Fornero che ha fissato l’età pensionabile a 67 anni e con almeno 20 di contributi. L’unione di queste due riforme fa sì che, talvolta una persona non possa andare in pensione nemmeno raggiunta l’età stabilita, altre volte, invece è possibile andarci con tre anni di anticipo: cioè a 64 anni.
Governo e sindacati da settimane stanno cercando la strada per favorire le uscite anticipate senza apportare tagli sugli assegni previdenziali. Superare la legge Fornero, infatti, è un obiettivo di legislatura dell’attuale Esecutivo. Un età pensionabile così spostata in avanti, infatti, penalizza i giovani non favorendo il ricambio generazionale nel mondo del lavoro.
Ecco le 3 strade per andare in pensione subito
In Italia le strade da percorrere per andare in pensione prima di aver compiuto 67 anni, sicuramente non mancano: Quota 103, Quota 41, Opzione donna, Ape sociale, la stessa legge Fornero prevede il prepensionamento con un requisito contributivo di almeno 42 anni e 10 mesi. Ma queste opzioni prevedono sempre un numero elevato di contributi e vanno a vantaggio, quindi, solo dei lavoratori precoci. Che fare se, invece, gli anni di contributi sono pochi?
Come visto è possibile andare in pensione anche a 64 anni, cioè con tre anni di anticipo rispetto a quanto stabilito dalla legge Fornero. Tuttavia devono essere soddisfatti i seguenti requisiti:
- almeno 20 anni di contributi;
- l’importo dell’assegno previdenziale deve essere almeno 2,8 volte l’importo dell’Assegno sociale.
L’importo di quest’ultimo è soggetto a rivalutazione e, quindi, cambia ogni anno. Per il 2023 è stato fissato a 503,27 euro. Pertanto, nel 2023, per andare in pensione a 64 anni con 20 di contributi, è necessario aver maturato un assegno previdenziale di circa 1400 euro.
Seconda possibilità: può andare in pensione subito a 67 anni chi ha almeno 20 anni di contributi e un assegno previdenziale pari almeno a 1,5 volte l’importo dell’Assegno sociale. Dunque per il 2023 bisogna aver maturato un assegno previdenziale pari a circa 756 euro. Diversamente sarà necessario aspettare di aver compiuto 71 anni.
Infine è possibile andare in pensione a 64 anni con il ricalcolo contributivo grazie ad una delle deroghe Amato. In questo caso bastano solo 15 anni di contributi ma almeno 5 devono essere stati versati dopo il 1995, cioè dopo che è entrata in vigore la riforma Dini e gli anni contributivi versati prima del 1996 non devono essere più di 18.