Sei in procinto di cambiare residenza? Occhio alle agevolazioni sulla prima causa: se non ti informi le perderai tutte quante
Il cambio residenza è un passaggio che prima o poi tutti quanti si ritrovano ad affrontare. Chi in tempi brevi e chi in tempi più duraturi, cambiare casa per motivi di lavoro o di vita è uno step che in tanti si ritrovano ad affrontare. Partendo dal principio che l’articolo fornisce, non tutti sono a conoscenza del fatto che esistano delle agevolazioni sulla prima casa.
Ovviamente queste entrano in gioco solamente al presentarsi di determinati requisiti. Una buona notizia nel mare di requisiti richiesti c’è. Per ottenere queste agevolazioni basterà soltanto trasferire la propria residenza nel comune di riferimento entro 18 mesi dall’acquisto dell’immobile. Appena sufficiente per le agevolazioni, dunque.
Gli altri requisiti per i quali è possibile ottenere dei vantaggi sulla prima casa sono sicuramente di maggior numero. Innanzitutto, è curioso approfondire il discorso riguardante proprio il vantaggio in sé. Questa agevolazione consiste infatti nell’acquisto di beni immobili a cifra ridotta, con una riduzione ulteriore dell’aliquota al 2%. Una situazione sicuramente positiva, che invoglia oltretutto alla propensione verso la prima casa.
Tuttavia, sul web sono nati numerosi dubbi riguardanti questa tematica. Nel caso in cui si debba trasferire, cosa tra l’altro piuttosto frequente, si perderebbero tutti i vantaggi oppure si possono dormire sogni tranquilli? Una risposta per fortuna c’è. Ed è di immediata comprensione, contrariamente a ciò che accade per la maggior parte delle tematiche affini a questo argomento.
Ciò che è stato detto sopra riguardo al famoso periodo dei 18 mesi, riguarda solamente l’ottenimento della residenza. Ma per l’agevolazione in sé le cose cambiano fortemente, benché questa parentesi si debba per forza riaprire. Nel prossimo paragrafo forniremo ad ogni modo maggiori delucidazioni in merito a questa vicenda.
Come non perdere le agevolazioni sulla prima casa?
A quanto pare la legge non richiede per nessuna ragione che l’acquirente sia già in possesso della residenza nel comune in cui l’immobile in questione è situato. Inoltre non c’è alcun vincolo nemmeno per quanto riguarda i 18 mesi di cui si è parlato sopra. Insomma, è un procedimento tendenzialmente molto più comodo e alla portata.
Il trasferimento successivo della residenza, dunque, non fa perdere affatto i benefici ottenuti durante il soggiorno nella prima casa. Due elementi a cui bisogna prestare attenzione, se per mano proprio non si vogliono perdere tutti i punti a favore ad essa correlati.