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Assegno al mese per invalidità: tutti i conteggi da rifare, lo chiarisce l’INPS

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Lorenzo Sarno

L’INPS chiarisce le cose su un problema recente: gli assegni mensili di invalidità vanno conteggiati da zero. Ecco perché.

l’INPS ha appena fatto passi indietro sui redditi rilevanti per la concessione delle prestazioni per invalidità civile. Il reddito andrà, infatti, dichiarato al lordo delle ritenute fiscali e degli oneri deducibili, mentre nella precedente dichiarazione del 2022 avevano dichiarato andasse dichiarato al netto. Il nuovo messaggio del 2023 spiega le nuove istruzioni.

Assegno invalidità INPS
Bisogna rifare i calcoli sull’assegno di invalidità, il perché lo spiega l’INPS – ILoveTrading

I chiarimenti riguardano le prestazioni di invalidità collegate al reddito come la pensione di inabilità civile e l’assegno mensile di invalidità. Sono escluse, invece, l’indennità di accompagnamento, l’indennità speciale e quella di comunicazione. Nel messaggio precedente dell’INPS, veniva spiegato che ai fini Irpef si considerano i redditi netti di qualsiasi natura tranne la prestazione richiesta, le rendite Inail, pensioni di guerra, indennità di accompagnamento e reddito della casa di abitazione.

In particolare, tra gli oneri deducibili da non computare nel reddito, figuravano cifre come i contributi previdenziali e assistenziali personali, assegni periodici corrisposti al coniuge, contributi pagati al personale domestico e donazioni ad organizzazione non governative.

Da ricordare che nella prima liquidazione dell’assegno sono considerati i redditi dell’anno della domanda, mentre per gli anni successivi al primo si contano i redditi da pensione conseguiti nell’anno stesso, mentre per tutti gli altri redditi fa fede l’importo dell’anno precedente, comunicati ogni anno con il modello Red.

Reddito lordo: cosa cambia per l’invalidità civile?

La rettifica dell’INPS specifica, quindi, che il reddito rilevante nella verifica considera ora anche il lordo delle ritenute fiscali, perché la normativa stabilisce che sono rilevanti i redditi valutabili ai fini Irpef al lordo delle ritenute fiscali. Questa novità porterà nel migliore dei casi a dover rifare i calcoli, nel peggiore a una riduzione della misura di prestazione o addirittura alla sua revoca.

Reddito lordo
L’INPS richiederà ora il reddito lordo: ecco cosa cambia – ILoveTrading

Se l’interessato non comunica i propri redditi all’Istituto o la dichiarazione risulta inesatta/incompleta, infatti, la prestazione viene considerata indebita e l’Istituto è chiamato a recuperare quanto erogato. Questa dichiarazione è una autocertificazione, e a fronte di questa comunicazione l’INPS ha l’onere di controllare che sia tutto in ordine e se ci sono state eccedenze in fase di erogazione.

La dichiarazione fatta via modello Red è dovuta da tutti i cittadini non tenuti a presentare una dichiarazione al Fisco, o se li dichiarano al Fisco in maniera non integrale. Se i redditi non vengono segnalati l’INPS invierà un preavviso di sospensione via raccomandata, invitando a risolvere entro 60 giorni. Se non ci sarà riscontro, passati i due mesi, l’INPS sospenderà la prestazione per 120 giorni. Una volta conclusi i 4 mesi di sospensione senza ulteriore riscontro questa diventerà una revoca definitiva.

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