Avere un pozzo domestico può essere l’idea giusta contro la mancanza di acqua. Ecco quali sono i vantaggi di averne uno a casa propria.
Chi ha una casa unifamiliare in campagna potrebbe voler considerare la possibilità di scavare un posso privato per sopperire alla mancanza d’acqua. Andiamo a vedere quali sono gli aspetti positivi e negativi di avere un pozzo privato in giardino.
Perché qualcuno dovrebbe avere un pozzo in casa? Beh, guardando la nostra storia, neanche troppo lontana da noi, quando il sistema di distribuzione di acqua non era così evoluto avere un pozzo privato era l’unico modo per avere dell’acqua sempre a disposizione. Il vantaggio di avere un pozzo oggi è concettualmente lo stesso di allora: avere a disposizione acqua propria gratuitamente e senza doverci rendere dipendenti dalle forniture di terzi. Avere a disposizione una riserva d’acqua da utilizzare in casa rappresenta una fonte di risparmio non ignorabile, e visto quanto costano le bollette dell’acqua i costi di scavo e mantenimento del pozzo possono essere bilanciati in fretta.
Il primo punto positivo dell’avere un pozzo privato è proprio la possibilità di risparmio sull’acqua, che si concretizza maggiormente se applicata ad alcuni ambiti. Non è semplice utilizzare l’acqua di un pozzo per gli usi quotidiani in casa, occorrerebbero altri investimenti, ma il discorso è diverso nel caso servisse acqua per l’agricoltura o per la cura di un giardino. Se si ha un orto di cui prendersi cura avere acqua da un pozzo è un grande vantaggio, visto che può essere utilizzata al posto di quella di casa che richiede dei consumi molto più alti.
Come realizzare un pozzo domestico
La realizzazione e l’utilizzo di un pozzo domestico sono regolamentate dalla legge italiana secondo delle norme comuni. In primis occorrono dei permessi e delle perizie per confermare che la nostra abitazione abbia le caratteristiche necessarie per avere un pozzo domestico. In generale il proprietario di un terreno ha sempre la possibilità di estrarre acqua da riserve naturali preesistenti nei limiti imposti dal territorio secondo le disposizioni degli enti locali.
Secondo la legge è definito pozzo domestico se è utilizzato esclusivamente per sopperire al fabbisogno del proprietario e della sua famiglia. L’autorizzazione per lo scavo di un posso sul proprio terreno deve essere richiesta al Comune di riferimento tenendo conto delle norme regionali e dei regolamenti comunali in merito. I documenti, tra cui la SCIA con firma del progettista, e la planimetria dell’abitazione devono essere consegnate all’ufficio comunale e dopo un tempo tecnico che può andare dai 30 ai 60 giorni si potranno cominciare i lavori.
Quanto costa scavare un pozzo
Lo scavo di un pozzo ha un prezzo molto variabile a seconda delle condizioni. Prima di partire coi lavori occorre acquisire informazioni per sapere quanto in basso serve scavare. Pozzi poco profondi sono molto più economici rispetto a quelli più profondi, inoltre occorre avere informazioni precise sul tipo di terreno in cui si va a scavare e di quali materiali ci sono.
Queste ultime informazioni possono influire sul tipo di tecnica di scavo che verrà utilizzata e il progettista deve essere sufficientemente capace da scegliere la miglior tecnica in base alle condizioni del terreno. Una volta scavato il pozzo si devono aggiungere una serie di accessori necessari per il funzionamento e il mantenimento del pozzo: una pompa, un quadro elettrico, eventuale serbatoio autoclave, il rubinetto e i contalitri.