La rivoluzione Green non risparmia nemmeno gli elettrodomestici: per le nostre tasche sarà un vero massacro.
Tutto ha un costo: quello della rivoluzione Green sarà particolarmente alto. Oltre a modificare le nostre case dovremo sostituire anche tutti gli elettrodomestici. Vediamo insieme quali cambiamenti saremo obbligati a fare.
L’insostenibile spesa di essere Green…No, non è il titolo di un libro anche se potrebbe sembrarlo. È la realtà. La rivoluzione Green è alle porte: l’Europa stringe sui tempi e per un Paese tutto costruito nel secondo dopoguerra come l’Italia è un problema serio. La maggior parte degli edifici nel nostro Paese sono fermi alla classe G. Entro il 2030 dovranno diventare classe E ma non sarà ancora abbastanza perché nel giro di altri tre anni, cioè entro il 2033, dovranno salire alla classe D.
Ogni famiglia sarà obbligata a fare una serie di lavori di ristrutturazione che comporteranno una spesa non inferiore ai 60.000 euro. Ma, nel caso di villette o appartamenti di grandi dimensioni, potrebbero essere molti di più. E va da sé che il Governo non potrà proseguire all’infinito sulla strada dei Superbonus edilizi a meno di non mettere in standby altre importanti riforme.
Rivoluzione Green: ecco quanto dovremo spendere
Come anticipato la rivoluzione Green avrà un impatto notevole sulle nostre tasche. Entro i prossimi 10 anni, gran parte degli edifici, dovranno fare non uno ma addirittura due salti energetici per arrivare nel 2033 alla categoria D e nel 2050 a produrre zero emissioni.
In Italia saranno esentati dall’obbligo dei due salti di classe energetica solo queste tipologie di edifici:
- gli edifici di pregio artistico;
- gli edifici di culto;
- gli edifici storici;
- le seconde case.
Ma l’Europa vuole di più ed entra addirittura dentro le nostre abitazioni per dirci quali elettrodomestici possiamo usare e quali no. Infatti l’Ue sta già lavorando ad un’altra legge per vietare l’uso di alcuni tipi di condizionatori per la lotta agli idrofluorocarburi, noti anche come F-gas, responsabili dell’emissione di gas ad effetto serra. L’obbligo di sostituire gli impianti di refrigerazione stazionari attuali scatterà dal primo gennaio 2024.
Ma non è ancora tutto perché molto presto saremo obbligati a sostituire anche frigoriferi, forni, lavatrici e lavastoviglie con modelli più nuovi. In particolare l’Europa vuole mettere al bando quanto prima i frigoriferi a gas fluorurati: i primi divieti potrebbero scattare già dal 2026.
Infine l’Ue ha anche imposto lo stop all’acquisto e alla installazione di caldaie a gas le quali scompariranno del tutto a partire dal 2029 ma già dal 2025, chi le utilizza, non avrà più diritto a bonus e incentivi che verranno erogati solo a chi si avvarrà di tecnologie alternative. Vietate anche le cucine a gas che a breve dovranno essere sostituite dai piani a induzione i quali inquinano meno e riducono di molto i tempi di cottura.