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Delega fiscale, chi ha un conto corrente ora trema: a cosa dovrà fare attenzione

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Samanta Airoldi

In arrivo la delega fiscale: il Fisco potrà prelevare direttamente dai nostri conti correnti. Vediamo insieme chi rischia.

La Camera ha approvato la delega fiscale. Una misura per rendere più rapido il recupero dei crediti da parte dell’Agenzia delle Entrate. Vediamo insieme cosa cambierà.

Che cos'è la delega fiscale
Approvata alla Camera la delega fiscale-(Ansa foto)- Ilovetrading.it

Razionalizzare e semplificare sono le due linee guida alla base della riforma fiscale a cui il Governo Meloni sta lavorando. Da un lato si ridurrà la pressione fiscale sui redditi grazie all’abbassamento delle percentuali Irpef; dall’altro lato, però, dura lotta all’evasione. E per raggiungere quest’ultimo obiettivo si metteranno in campo tutti gli strumenti possibili tra cui anche il prelievo diretto dai conti correnti dei debitori. Fonti governative assicurano che non si tratterà di prelievi forzosi: non accadrà nulla di diverso rispetto ai soliti pignoramenti dei conti correnti a cui una persona già va incontro nel caso di debiti con il Fisco.

Delega fiscale: come funzionerà

Le casse statali piangono e il continuo rimandare riforme importanti come quella sulle pensioni lo dimostra. Solo nei primi 4 mesi del 2023 i casi di evasione scovati sono stati 1936 tra lavoratori in nero e liberi professionisti. Il Governo deve e vuole recuperare quanto gli spetta e per questo è necessario velocizzare la procedura di recupero dei crediti.

Come funzionerà la delega fiscale
A rischio milioni di italiani/ Ilovetrading.it

Alla Camera è stato dato il via libera alla delega fiscale. Se questa misura otterrà l’approvazione anche del Senato, le cartelle esattoriali verranno abolite e il Fisco potrà prelevare le somme dovute direttamente dai conti correnti dei debitori. Anche il mancato pagamento di una multa potrà innescare questo meccanismo.

Ma questa non è l’unica novità importante: infatti l’Agenzia delle Entrate ha introdotto un nuovo strumento capace di scovare gli evasori in tempi record. Il nuovo strumento si chiama Anonimetro e consiste in un algoritmo potenziato che analizza e mette a confronto i dati estrapolati dall’Anagrafe dei conti correnti delle persone.

Attualmente il Fisco opera attraverso  controlli periodici per individuare i soggetti che rientrano nel profilo di alto rischio: partita iva “apri e chiudi” o imprenditori con un passato costellato di debiti. L’attuale processo di verifica, però, è piuttosto lungo e si articola in ben 10 fasi. Questo significa che i tempi per recuperare i debiti sono lunghi. Grazie a questo nuovo strumento- l’Anonimometro – i tempi verranno ridotti e si potranno intercettare, al contempo, più anomalie sui vari conti correnti.

Il problema più grande però è che si tratta di uno strumento “predittivo”: in pratica il sistema, in base ai movimenti sul conto corrente di una persona, punta a predire se quel soggetto, a breve, commetterà o no irregolarità. L’obiettivo è esercitare un’azione di prevenzione contro gli evasori ancor prima che venga compiuta effettivamente l’azione di evadere. Il rischio è di mettere nei guai cittadini innocenti sulla base di previsioni errate.

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