Non tutti lo sanno ma anche le casalinghe hanno diritto ad una pensione che può essere erogata già a 57 anni. Vediamo come fare.
La casalinga è uno dei lavori più duri e faticosi. Non prevede retribuzione ma, fortunatamente, è invece prevista una pensione già a partire dai 57 anni di età. In questo articolo vi spieghiamo tutti i dettagli.
Un tempo la cura della casa e della famiglia era appannaggio esclusivo delle donne che, però, non venivano pagate e non avevano diritto neppure ad una pensione. Oggi le cose sono un po’ cambiate e nel 90% delle famiglie lavorano sia gli uomini sia le donne. Tuttavia ci sono ancora situazioni in cui uno dei due partner resta a casa per occuparsi al 100% della cura della famiglia. Il mestiere della casalinga per il momento non prevede uno stipendio mentre è prevista una pensione che, in presenza di determinati requisiti, si può ricevere già a 57 anni.
Pensione casalinghe a 57 anni: ecco come fare
Anche le casalinghe – e i casalinghi- hanno diritto ad una pensione come tutte le persone che lavorano. Tuttavia su questo argomento vige ancora molta confusione e, spesso, la pensione casalinghe viene confusa con l’assegno sociale che è tutt’altra cosa.
L’assegno sociale si rivolge a chi non ha mai versato contributi e si trova in condizioni economiche disagiate. Esso viene erogato a partire dai 67 anni in poi e l’importo viene rivalutato ogni anno. La pensione casalinghe, invece, funziona in modo completamente diverso. La principale differenza consiste nel fatto che per ottenere la pensione casalinghe è necessario versare almeno 5 anni di contributi. I contributi possono essere versati già a partire da 16 anni e fino al raggiungimento dei 65.
Una casalinga può versare quanto vuole ma mai meno di 25 euro al mese. A differenza dell’Assegno sociale per cui bisogna attendere 67 anni di età, questa prestazione si può ricevere già a partire dai 57 anni ma attenzione: per andare in pensione a 57 anni è necessario avere versato contributi tali che l’assegno previdenziale sia pari almeno a 1,2 volte l’assegno sociale. L’importo di quest’ultimo, come visto, cambia ogni anno: per il 2023 è stato fissato a 503,27 euro. Qualora non si arrivasse a tale cifra con i contributi versati, si dovrà attendere di aver compiuto 65 anni per ricevere la pensione casalinghe.
Massima attenzione a questo: versare meno di 5 anni di contributi non fa maturare alcuna prestazione pensionistica. Pertanto se non si raggiunge il requisito contributivo minimo di 5 anni non solo non si avrà alcuna pensione a 57 anni o a 65 ma si perderà tutto. Infine è bene precisare che i contributi versati con il fondo casalinghe non possono mai essere cumulati con quelli versati in altre gestioni previdenziali. Dunque non possono essere utili al fine della totalizzazione dei contributi per la pensione anticipata.