Esiste un metodo per tenere a bada i consumi di gas ed elettricità e risparmiare: l’autolettura. Come si effettua? È importante saperlo.
L’autolettura è un’operazione importantissima per varie ragioni. Innanzitutto, permette di risparmiare sulle spese per gas ed elettricità. I costi, infatti, vengono determinati sulla base dei dati di consumo reale riportati sul contatore di casa, senza dover fare affidamento su quelli presentati dal fornitore.
Effettuare l’autolettura del contatore è molto facile, basta registrare autonomamente le informazioni relative al consumo di luce o gas che appaiono sul dispositivo. A seconda della scadenza prevista dal contratto, i dati possono essere inviati al gestore sia telematicamente (tramite e-mail, sito oppure app) sia telefonicamente, chiamando il numero di assistenza del fornitore.
L’autolettura, inoltre, non è obbligatoria per i contatori elettronici, di ultima generazione, perché le informazioni relative ai consumi vengono inviati in automatico al gestore. È sempre opportuno, tuttavia, effettuare un controllo, per scovare eventuali irregolarità.
Autolettura del contatore del gas: tutti i passaggi per effettuarla correttamente
Come si svolge l’autolettura del contatore del gas? L’operazione richiede pochi minuti. È sufficiente aprire lo sportello e alzare il coperchio situato sopra all’incavo in cui ci sono i dati.
Le cifre da memorizzare e da inviare al fornitore sono, di solito, quelle di colore nero nei contatori più vecchi. Sui contatori digitali, invece, i dati da prendere sono quelli che si trovano dopo la virgola. Dopo aver annotato tutti i consumi, è importante richiudere lo sportello del contatore.
Come leggere i dati sul contatore dell’energia elettrica? Un poco più complicata è l’autolettura del contatore dell’elettricità. In questo caso, infatti, potrebbero esserci delle discordanze in base alle varie tipologie di contatori. Su quelli più vecchi, è necessario guardare le cifre poste sul display centrale e, in particolare, quelle prima della virgola.
Per i contatori elettronici, invece, bisogna premere più volte un pulsante. È, poi, fondamentale sapere se il proprio contratto è “monorario” oppure “per fasce orarie“. Nel primo caso, servono solo le cifre poste sotto il pulsante “A” o “A+”.
Nel secondo caso, sul contatore appaiono vari numeri, a seconda delle fasce orarie.
Di solito, sono 3:
- F1, per la fascia oraria tra le 8 e le 19;
- F2, per la fascia mattutina 7-8 è per quella serale 19-23;
- F3, relativa alla fascia 23-6 e ai festivi, tra cui le domeniche.
Per ciascuna fascia, va letto il relativo dato, ad esempio alla fascia F1 corrisponde il dato A1, a quella F2 il dato A2 e alla fascia F3 il dato A3.
I dati devono essere inoltrati al proprio fornitore, telefonicamente oppure in maniera telematica, entro le scadenze riportate sulla bolletta e precisando il codice cliente univoco personale, indicato sia sulle fatture sia sul contratto.