Moltissimi italiani riceveranno una somma aggiuntiva in busta paga e non si tratta di un incentivo una tantum. Ma di un aumento destinato a rimanere
Di questi tempi la principale difficoltà degli italiani è legata certamente a riuscire a far quadrare le spese. Il problema è duplice da un lato ci sono aumenti sfrenati sotto tutti i fronti, dall’altro stipendi che non aumentano o che crescono di somme che non forniscono una copertura sufficiente a sostenere gli incrementi dei prezzi dei beni alimentari, del carburante, dei mutui, delle bollette.
Vi è poi la precarietà lavorativa, con contratti a scadenza che non permettono di fare programmi sul lungo periodo. Insomma una situazione difficile ed in un contesto come questo le buone notizie non passano certo inosservate. Una importante fetta di lavoratori italiani sono infatti coinvolti da una novità annunciata nelle ultime ore e riguardante una somma economica aggiuntiva che riceveranno nientemeno che in busta paga.
Aumento di 250 euro in busta paga, chi lo riceverà e perché: le novità
Una vera e propria boccata d’ossigeno destinata peraltro a durare: ciò di cui stiamo parlando infatti non è un bonus una tantum bensì un vero e proprio aumento di stipendio che consentirà di far fronte a parte degli aumenti provocati dall‘inflazione galoppante. Ebbene si perché l’importo in questione ammonta a ben 250 euro che verranno sommati allo stipendio e che rimarranno ad oltranza: si tratta infatti di un aumento conseguente ad un rinnovo contrattuale sottoscritto in data 18 luglio 2023 alla presenza di tutti i sindacati del settore Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Sla Cisal e Ugl Viabilità.
Stiamo parlando del contratto nazionale Autostrade e Trafori, scaduto il 30 giugno 2022 e sul quale, come sottolineato dalle sigle, è stato trovato un accordo che ha portato all’attesa firma, annunciata successivamente. Si è trattata di una sottoscrizione unitaria con le associazioni datoriali Federreti e Acap (Associazione concessionarie autostrade private).
Ed il suo valore aggiunto è legato al fatto che la sua decorrenza sarà retroattiva: durerà sino al 30 giugno 2025 ma andrà ad interessare anche le mensilità dal 1 luglio 2022 a luglio 2023. I sindacati hanno spiegato che questo comporta un aumento in busta paga, nel triennio, di 250 euro a livello C del Ccnl.
Rinnovo contrattuale, a quanto ammontano gli aumenti
Le sigle hanno poi spiegato che “di questi 210 euro sui minimi tabellari ripartiti in 60 euro ad agosto 2023, 50 euro a gennaio 2024, 30 euro ad agosto 2024 e 70 euro gennaio 2025″ Ma non è tutto: “Sono previsti – hanno proseguito i sindacati – 10 euro di incremento dell’Idr 2019 (Importo distinto della retribuzione) al livello C da gennaio 2024, per un importo complessivo di 25 euro, che diventano utili ai fini del calcolo del Tfr.”
“Ulteriori 30 euro sono di welfare per 12 mensilità per ogni anno a partire da gennaio 2024, per un importo complessivo annuo di 360 euro”. Infine un’altra bella sorpresa: per luglio 2023 sarà prevista una retribuzione una tantum di 700 euro e, a titolo di welfare, un altro versamento di 350 euro.