Arriva un grosso bonus degli stipendi ad agosto, per la gioia di tutti i lavoratori. Ecco tutti i dettagli su cosa aspettarsi.
Ad agosto 2023 arriverà un bonus tra 185 e 534 euro con gli stipendi dei dipendenti Pa. Questa erogazione una tantum con relativi arretrati fa parte della legge di Bilancio 2023. Gli aumenti riguarderanno anche i docenti, ai dipendenti amministrativi, tecnici e ausiliari della scuola e ai dirigenti DSGA, che in questi giorni hanno anche ottenuto il rinnovo del contratto statale 2019-2021, con ritocchi agli stipendi. I supplenti, invece, avranno un pagamento successivo. In totale i lavoratori scolastici che riceveranno l’aumento una tantum sono 1,2 milioni.
Questa erogazione è una necessità per adeguare gli stipendi della Pubblica amministrazione in vista del nuovo contratto 2022-2024. L’aumento una tantum arriverà con la busta paga di agosto 2023, con un bonus tra gli 185 e i 534 euro. Questa è la prima rata dell’una tantum per i lavoratori del pubblico impiego, contenuti nel calendario stabilito da NoiPa. Il ministero dell’Economia e delle Finanze riporta che il pagamento di agosto è un emolumento accessorio una tantum, come stabilito dalla legge di Bilancio 2023 in vista del rinnovo per l’adeguamento degli stipendi. Con queste erogazioni si surrogano gli incrementi in busta paga aspettando di trovare le risorse per i rinnovi contrattuali.
Bonus stipendi: quanto arriva in più?
Per la scuola i docenti, dipendenti Ata e dirigenti Dsga che avranno il bonus ad agosto saranno circa 1.200. I supplenti con contratti brevi dovranno, invece, attendere una successiva erogazione. L’importo ricevuto dipende dal livello retributivo, con gli importi maggiori riservati ai dipendenti in cima alle gerarchie. I livelli più bassi vedranno arrivare 185 euro lordi, mentre i dirigenti di prima fascia arriveranno a 534 euro. Un funzionario vedrà, in media, circa 300 euro.
Gli importi della busta paga di agosto comprenderanno anche gli arretrati a decorrere dall’inizio dell’anno, inclusa la tredicesima mensilità. Le quote mensili varieranno, quindi, da un minimo di 23,20 euro fino a 66,80 euro. Il versamento del bonus integra gli stipendi dei dipendenti pubblici rispetto a quelli che ci sarebbero se il contratto 2022-2024 venisse rinnovato in tempo. Le trattative per questo non sono ancora partite, visto che si stanno ancora concludendo quelle dello scorso triennio.
Governi e sindacati hanno trovato l’intesa per il contratto scuola, parte del comparto Istruzione e Ricerca, mentre attendono ancora la conclusione delle trattativi medici e dirigenti degli enti locali. In generale si ipotizzano cifre intorno ai 32 miliardi per adeguare gli stipendi dei dipendenti della Pubblica amministrazione degli ultimi due anni.