Attenzione a quando firmiamo un contratto: affidiamoci sempre a professionisti, che possono darci utili consigli come questi
Ci sono contratti che possono cambiarci la vita. Sono magari i contratti per il lavoro che abbiamo sempre sognato o quelli che ci permettono di avere un reddito adeguato per costruire una famiglia. In qualsiasi caso, però, prima di firmare, ricordatevi questi tre consigli che dà un legale esperto in queste tematiche.
Come detto, la firma di un contratto può essere qualcosa di davvero molto importante nella nostra vita. Può essere, per esempio, il contratto a tempo indeterminato, il “posto fisso” tanto agognato da Checco Zalone ma che, fuor di ironia, è sicuramente una certezza che può permetterci di costruire una famiglia.
In qualsiasi fase della vostra vita vi troviate, quale che sia il contratto che andrete a sottoscrivere, il consiglio è sempre quello di farlo leggere prima a un avvocato che possa studiarlo nei minimi dettagli. Ricordiamoci che una volta apposta la nostra firma, poi quel contratto sarà vincolante. Al di là di questo, però, ci sono almeno tre cose da fare prima di firmare un contratto. Ed è proprio un legale a fornirci questi utili consigli. Vediamo insieme quali sono.
Le tre cose da fare prima di firmare un contratto
Lei è l’avvocato Barbara Nannerini, è un’esperta di queste tematiche e questi suoi consigli, pubblicati su Tik Tok, non solo sono diventati virali, ma certamente hanno aiutato e stanno aiutando moltissime persone che si stanno approcciando a un contratto di tipo lavorativo.
Il primo consiglio che l’avvocato Nannerini ci dà è quello di non promettere mai nulla di quello che si sa già non si possa rispettare. Sostanzialmente, detto in parole più povere, non fare il passo più lungo della gamba. Come accennavamo prima, se sottoscriviamo qualcosa che poi non possiamo garantire, risultiamo inadempienti.
Collegato a questo, può essere utile inserire sempre un termine di tolleranza. È bene infatti che il pagamento per il servizio prestato (che sia una prestazione d’opera o una fornitura) abbia sempre un lasso di tempo di 10-15 giorni, perché in caso di ritardo (a volte non dipendente da noi) questo possa essere tollerato.
Infine: prevedere forme alternative al giudizio. Qualora vi siano delle problematiche, cioè, che non vi sia l’obbligo di instaurare una causa civilistica che, come ben sappiamo, non solo ha costi importanti, ma anche tempi molto lunghi. La negoziazione e i tentativi di conciliazione sono infatti forme alternative al giudizio, che è sempre bene inserire in un accordo.