Il Social Bonus consente di ottenere un credito di imposta dal 50% al 65% per alcune circostanze: ecco la modulistica e come poterne usufruire.
Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, in attuazione dell’art. 81 del Codice del Terzo Settore, ha istituito il Social Bonus e ha adottato la modulistica relativa al procedimento di individuazione dei progetti di recupero ammissibili all’agevolazione e per la sua rendicontazione.
Ma che cos’è di preciso il Social Bonus? Si tratta di una preziosa agevolazione volta a favorire le donazioni a Onlus ed enti del Terzo Settore. Un credito di imposta in favore di persone fisiche, imprese, società, enti non commerciali, che effettuano erogazioni liberali in favore di enti del Terzo Settore.
Si basa principalmente sul recupero di beni immobili pubblici abbandonati e la conversione di beni (mobili e immobili) confiscati alla criminalità organizzata. Detto recupero, ovviamente, deve essere finalizzato alla pubblica utilità e non al godimento privato.
Se si prende in gestione una villa confiscato di un mafioso, non può insomma essere sfruttata come residenza o ristorante: deve diventare un bene comune, e socialmente utile, per esempio un centro di aggregazione, una biblioteca, una sede di un servizio di pubblico interesse…
Il decreto del 7 luglio scorso contiene il regolamento e la modulistica per accedere al beneficio. L’articolo 81 del Codice del Terzo Settore prevede che persone fisiche e imprese possano ottenere il riconoscimento di un credito di imposta a fronte di donazioni effettuate a enti del Terzo Settore. Già nel 2022 si era fatta strada l’idea dell’introduzione di un bonus volto a favorire queste azioni di liberalità.
Il bonus viene erogato come credito d’imposta e ripartito in tre quote annuali di pari importo. Ed è riconosciuto in misure diverse, a seconda dei beneficiari. Per le persone fisiche si parla di un credito d’imposta del 65% (per donazioni pari o inferiori al 15% del reddito imponibile). Per gli enti il credito è al 50% per donazioni pari o inferiori al 15% del reddito imponibile. Infine, per le aziende è al 50% per donazioni pari o inferiori al 5 per mille dei ricavi annui.
La modulistica per poter usufruire del credito sarà disponibile sulla piattaforma informatica dedicata, attraverso cui gli enti beneficiari e le persone interessate potranno presentare, alle previste scadenze di legge (cioè entro il 15 gennaio, il 15 maggio e il 15 settembre di ogni anno) l’istanza di partecipazione.
Per ottenere il riconoscimento del credito di imposta, è necessario che le erogazioni siano effettuate utilizzando sistemi di pagamento tracciabili. Nella causale del pagamento deve essere contenuto il riferimento al Social Bonus e all’ente del Terzo Settore beneficiario dell’erogazione liberale.
Per i soggetti titolari di reddito di impresa, il credito può essere utilizzato in compensazione attraverso il modello F24. E le persone fisiche? I contribuenti possono fruire del credito di imposta a decorrere dalla dichiarazione dei redditi relativa all’anno in cui è stata effettuata la donazione.
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