Si può annullare la rottamazione delle cartelle esattoriali se abbiamo cambiato idea? Ecco tutto quello che c’è da sapere sul provvedimento.
La rottamazione delle cartelle esattoriali è entrata nel vivo, e in tantissimi hanno aderito alla definizione agevolata che permetterà di pagare comodamente le pendenze fiscali. Al 30 giugno il numero di italiani che hanno presentato la domanda è stato molto elevata, segno che in tanti vogliono mettersi finalmente in regola con quanto bisogna corrispondere allo stato. La peculiarità di tale misura, la Rottamazione Quater, è dato dal fatto che i pagamenti saranno azzerati di more e sanzioni.
Se si considera che spesso queste ultime sono davvero molto elevate, quasi da offuscare completamente il vero importo della sanzione, è davvero una ghiotta opportunità. Le scadenze, le prime rate da pagare, stanno per arrivare. Stanno per partire le quietanze di pagamento post accettazione del piano, ma ecco che qualcuno si interroga se tornare indietro su tale decisione. Si può fare? Ecco tutto quello che bisogna sapere.
Rottamazione cartelle esattoriali: si può tornare indietro?
La rottamazione delle cartelle esattoriali sta per presentare il conto agli italiani, con le prime due rate che sono previste il 31 ottobre ed il 30 novembre del 2023. Al momento della domanda si è anche potuto scegliere come pagare il debito, se in una unica rata oppure nel numero di rate previste dalla misura. Fatto sta, che le prime date si avvicinano e tutti gli italiani che hanno aderito devono iniziare a prepararsi.
Ebbene sì, perché per quanto possano essere stati dilazionati, chi comunque deve pagare debiti di alti importi potrebbe comunque trovarsi in difficoltà nel pagare queste due rate. Come fare allora? Si può sospendere o ritirare la domanda già avanzata? Innanzitutto, è bene precisare che una volta accettato il piano, ogni procedimento e provvedimento esecutivo (come può essere ad esempio un pignoramento) viene bloccato. Però tutto poi viene messo effettivamente in stand by al momento del pagamento.
Come annullare?
Di fatto, una domanda di già avanzata non si può annullare. Il provvedimento è stato già inoltrato ed è già partito il piano di rientro. E allora come posso fare per bloccare, dato che posso avere difficoltà nel pagare? La definizione agevolata, anche se la domanda non può essere annullata, decade direttamente dal momento in cui le rate previste non dovessero essere pagate. Anche se dovesse mancare soltanto il pagamento di una rata.
Vige il criterio delle due prime rate insostenibili, e quindi il provvedimento decade, ed è poi possibile, successivamente, scegliere il pagamento ordinario delle spettanze. Certo se gli importi sono elevati, non si biasima chi non dovesse riuscire a pagare. Ma se sussistono le possibilità di adempiere a quanto ci spetta, sempre meglio farlo, così da mettersi in regola e soprattutto evitare in questo modo di pagare pesanti sanzioni e spese accessorie che fanno lievitare di brutto gli importi da corrispondere.