Lo sapevi che potrebbe essere in arrivo una vecchia misura previdenziale per quanto riguarda le Pensioni? Di cosa parliamo
Non è certo un mistero che, negli ultimi tempi, tutto il mondo delle pensioni sia entrato in un vero e proprio tornado di cambiamenti, rivoluzioni e soprattutto riforme che interesserà tutti noi.
Nello specifico, noi oggi vogliamo parlarvi di una novità che sarebbe in realtà più corretto definire di un ritorno che potrebbe nuovamente affacciarsi nelle nostre vite e cambiare dunque tutte le nostre certezze in ambito di pensioni.
Per sapere di cosa stiamo parlando e soprattutto in quale veste si presenterà nuovamente nelle nostre vite, non dovete fare altro che continuare a leggere insieme a noi: ecco cosa noi e le nostre pensioni dobbiamo aspettarci.
C’è un grande ritorno in arrivo per le pensioni: cosa è
Ebbene sì, sembra esserci un grande ritorno in arrivo per quanto riguarda la pensioni: si tratta di una misura previdenziale precedentemente cancellata ma che ora potrebbe essere sul punto di tornare nuovamente nelle nostre vite. Stiamo parlando proprio della Quota 96, prevista al momento per il prossimo anno sebbene con alcune specifiche e soprattutto sostanziali modifiche rispetto alla sua vecchia versione: per scoprire di cosa si tratta, continuate a leggere insieme a noi. Ecco, dunque, tutto quello che sappiamo al momento e soprattutto quello che dovremo aspettarci.
Cancellata dalla legge Fornero, come ben sappiamo questo 2023 si sta caratterizzando per una vera e propria ventata di cambiamenti e rivoluzioni che stanno interessando tantissimi ambiti e che proprio per questo motivo potrebbe inaspettatamente riportare la Quota 96 nel mondo delle nostre pensioni. Al momento, dunque, il governo sembra essere in fase di valutazione: per comprendere quanto costerebbe un suo ripristino e poter dunque procedere al riconoscimento di una maggiore flessibilità a usuranti e gravosi.
Come ben sappiamo, infatti, grazie alla Quota 96 c’era la possibilità di raggiungere l’obiettivo delle pensioni in un modo forse più semplice: ovvero sommando l’anzianità anagrafica con quella contributiva, nella speranza che potesse dare come risultato proprio novantasei e per tanto rispettare i limiti prestabiliti.
Ora, con grande sorpresa, sembra proprio che dopo tanti anni dall’ultima volta potremo tornare a godere di questa misura previdenziale: per quanto riguarda questo ritorno, le idee al momento sono di fissare il requisito anagrafico minimo ai sessantuno anni (e non più sessanta) mentre quello contributivo continuerà a essere di trentacinque anni. Infine, dovrebbe riguardare solo le categorie più fragili e non tutti i lavoratori.