Ci sono tante novità, relative ad aumenti e semplificazioni, per l’invalidità civile nel 2023: cambiano alcuni importi e le procedure per gli accertamenti medici.
Grazie alla rivalutazione degli importi prevista dall’ultima Legge di Bilancio, l’invalidità civile oggi è leggermente più ricca che in passato. Il trattamento assistenziale, riconosciuto a coloro che rivelano una capacità lavorativa parzialmente o totalmente ridotta, è diventato leggermente più flessibile, e da quest’anno permette lievi maggiorazioni rivolte ai redditi più bassi.
In generale, gli importi, aumentati dalla Legge di Bilancio 2023 sulla base del tasso di inflazione, si conformano a una perequazione calcolata rispetto a un indice di aumento dei prezzi stimato al +1,31%. Tra le novità più importanti va segnalata poi la modifica delle modalità di presentazione della domanda: si tratta di un’importante semplificate rispetto a quanto previsto precedentemente.
Solo con una percentuale di invalidità superiore al 74% si ha diritto a prestazioni economiche da parte dell’INPS. E ciò non è cambiato. Con una percentuale di invalidità compresa tra il 75% e il 99% viene riconosciuta l’invalidità parziale. Con il 100% si riconosce invece l’invalidità totale.
L’importo dell’assegno mensile di assistenza, cioè della prestazione erogata a favore delle persone invalide parziali, per il 2023 è dunque pari a 313,91 euro. L’assegno è erogabile in favore dei cittadini italiani residenti in Italia, ma anche ai cittadini comunitari sempre residenti in Italia e ai cittadini extracomunitari legalmente soggiornanti nel territorio nazionale. Per richiedere l’assegno è necessario avere un’età compresa tra i 18 e i 67 anni.
Invalidità civile, come cambia la pensione nel 2023
Tale assegno è incompatibile con le prestazioni dirette di invalidità a qualsiasi titolo erogate. Non ci sono però ostacoli al riconoscimento di un’altra prestazione di tipo previdenziale non di invalidità, per esempio una pensione di vecchiaia. Basta che il limite di reddito annuo personale resti al di sotto del limite di reddito stabilito dalla norma.
La prestazione è concessa per tredici mensilità con decorrenza dal primo giorno del mese successivo a quello della presentazione della domanda per l’accertamento dell’invalidità. E non è reversibile ai superstiti. Non è neanche soggetta al prelievo IRPEF.
Ma di quanto sono aumentate le prestazioni per invalidi civili e i sordomuti e ciechi parziali nel 2023? L’assegno è salito da 292,55 a 313,91 euro. Mentre quelle per i ciechi ventesimisti arrivano 217,64 euro. I ciechi totali percepiscono fino a 339,48 euro. L’assegno mensile di assistenza ha un nuovo limite di reddito non eccedere il valore di 5.391,88 euro.
La novità più recente sul fronte della richiesta della prestazione è quella che permette ai minori già titolari di assegno di invalidità, al compimento della maggiore età, di non presentare una nuova domanda né di sottoporsi ad accertamento sanitario. Un’altra importante novità riguarda la semplificazione dell’iter di accertamento delle minorazioni civili e dell’handicap presso le commissioni ASL.