Hai presentato una Dichiarazione dei redditi sbagliata? Puoi risolvere il problema velocemente seguendo questi semplici consigli.
Presentare una dichiarazione dei redditi corretta è fondamentale per evitare problemi futuri con l’Agenzia delle Entrate e per assicurarsi di pagare le tasse in modo accurato. Tuttavia, può capitare di commettere errori involontari o di tralasciare informazioni importanti durante il processo di compilazione. Se ti rendi conto di aver presentato una dichiarazione dei redditi sbagliata (modello unificato o modello semplificato 730), ecco cosa puoi fare per correggere la situazione.
Che si tratti di errori di calcolo (come indicazioni errate di oneri deducibili o detrazioni superiori a quelle spettanti, o una scorretta indicazione di ritenute d’acconto o acconti) o di omissioni o errate indicazioni dei redditi, la gravità dell’illecito determinerà la misura delle sanzioni applicate:
- Errori materiali o di calcolo: In caso di errori di questa natura, è prevista una sanzione ordinaria del 30% della maggiore imposta o della differenza di credito. Tuttavia, esiste la possibilità di ridurre questa sanzione al 6% (cioè 1/5 del 30%) se il contribuente provvede al versamento delle somme dovute entro un anno dalla violazione. In tal caso, si dovranno pagare anche gli interessi legali del 2,5%, calcolati sul ritardo del pagamento.
- Omissioni o errate indicazioni dei redditi: Questo tipo di errore è considerato più grave rispetto al precedente. La sanzione prevista sarà del 100% della maggiore imposta o della differenza di credito. Tuttavia, è possibile ottenere una riduzione al 20% se il contribuente procede al versamento delle somme dovute entro un anno dalla violazione, sempre con l’aggiunta degli interessi legali nella misura prevista dalla legge.
In presenza di questi errori, il contribuente può ricorrere alla presentazione di una nuova dichiarazione correttiva, se presentata entro i termini per l’invio delle dichiarazioni, o integrativa, se viene presentata oltre i termini previsti di legge. Nel caso il contribuente non presenti nessuna di queste due opzioni entro i limiti di tempo previsti dalla legge, la dichiarazione di quest’ultimo verrà considerata omessa, ovvero presentata oltre i 90 giorni a disposizione. Trascorsi i 90 giorni di tempo, il contribuente può comunque presentare una dichiarazione considerata “tardiva” ma su cui saranno applicate delle sanzioni amministrative.
Dichiarazione correttiva e integrativa
Se si rilevano errori o omissioni nella dichiarazione dei redditi, è fondamentale agire prontamente per correggere la situazione. La legge prevede la possibilità di presentare una dichiarazione correttiva, nota come “dichiarazione integrativa”, entro i termini previsti. Con questa procedura, la dichiarazione precedente viene annullata senza applicazione di sanzioni.
Il contribuente ha la facoltà di consegnare o inviare una nuova dichiarazione correttiva finché non scadono i termini fissati per la presentazione. Ad esempio, un contribuente che ha presentato il modello Unico in formato cartaceo può sostituirlo con un nuovo modello correttivo, inviato telematicamente entro la fine del mese di ottobre.
Grazie alla dichiarazione correttiva, è possibile includere redditi, detrazioni o deduzioni che non sono stati considerati nella dichiarazione originale o sanare eventuali carenze che implicano maggiori versamenti o minori crediti. In alcuni casi, può essere necessario presentare una dichiarazione integrativa per correggere una precedente, anche oltre i normali termini di legge. In queste situazioni, l’unico modello consentito per la correzione è quello unificato.
I termini per presentare la dichiarazione integrativa dipendono dal tipo di rettifica da effettuare. Se la correzione è a favore del contribuente, ovvero per correggere un maggior reddito, un debito o un minor credito, è necessario presentare il modello integrativo entro il termine di presentazione della dichiarazione relativa all’anno successivo.
Ad esempio, se il termine di legge per la presentazione della dichiarazione è fissato al 31 ottobre, entro questa data potrà essere presentata la dichiarazione integrativa per il periodo di imposta 2024. Allo stesso modo, entro il 31 ottobre 2027, potrà essere presentato il modello Unico integrativo per il periodo di imposta 2025.