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La cartella esattoriale non sempre bisogna pagarla: in questi casi è nulla, controlla

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Giuseppe F.

L’arrivo di una cartella esattoriale non implica il pagamento obbligato entro i sessanta giorni: ci sono casi in cui è nulla. Ecco quando può essere annullata.

Ci sono dei difetti contenutistici o formali che il contribuente può sfruttare per dimostrare che la cartella esattoriale è ingiusta o non correttamente notificata. In pratica, dimostrando che c’è qualcosa che non va nella motivazione oppure la presenza di difetti di notifica, il pagamento può saltare.

Motivi che annullano la cartella esattoriale
Cartella esattoriale: i casi in cui può essere annullata (Foto: Ansa) – ilovetrading.it

Ciò significa che è sempre possibile intervenire per evitare un pagamento. Bisogna tuttavia sapere individuare errori e inesattezze. Ovviamente, per procedere secondo legge, è anche necessario seguire la giusta procedura per l’annullamento della cartella in autotutela.

In caso di dubbio è dunque sempre meglio rivolgersi a un professionista, per esempio un avvocato o un commercialista. Ma nulla impedisce che si possa procedere in autonomia. In generale, attraverso l’autotutela si chiede all’ente di correggere il proprio errore. E a quel punto l’ente dovrebbe annullare in tutto o in parte il debito, inviando poi all’Agenzia lo sgravio, ossia l’ordine di annullare il debito.

In alternativa ci si può rivolgere a un giudice. O, ancora, si può inviare una richiesta di sospensione della riscossione all’Agenzia stessa che poi, come anticipato, farà da tramite con l’ente creditore interessato per l’annullamento.

Come annullare una cartella esattoriale: i particolari su cui porre attenzione

In quanto atto amministrativo la cartella esattoriale ha sempre la funzione di rendere note le iscrizioni a ruolo delle somme da versare e quindi ottenere la riscossione degli importi dovuti. L’atto è anche esecutivo, e dopo la sua notifica, può offrire all’agente di riscossione la possibilità di portare avanti prelievo coettivo del dovuto.

Cartella esattoriale, errori Agenzia delle Entrate
Come chiedere all’Agenzia delle Entrate l’annullamento di una cartella esattoriale (Foto: Ansa) – ilovetrading.it

Ma dato che abbiamo a che fare con un atto amministrativo, la notifica deve essere motivata. Questo fondamentale principio è desumibile dall’articolo 3 della legge 241 del 1990, ma anche e soprattutto dall’articolo 7 della legge 212 del 2000, meglio conosciuta come Statuto del contribuente.

Se la motivazione non è chiara o non è giustificata (o non risponde al vero), il contribuente può dunque ottenere l’annullamento dell’atto. La Corte di Cassazione con l’ordinanza n° 31270/18 ha sottolineato che la motivazione della cartella esattoriale deve essere congrua, sufficiente, intellegibile. Lo stesso succede se la cartella contiene degli errori. Per esempio la notifica a persona diversa dal destinatario. Oppure se la notifica in sé è incompleta.

Ancora: se la notifica arriva a un contribuente defunto, a un persona non convivente con il destinatario o presso la residenza di un familiare non convivente diversa da quella del destinatario. L’annullamento c’è anche in caso di notifica a incapace o minore.

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