La situazione debitoria in Italia è estremamente critica: almeno 15 milioni di cittadini hanno debiti inferiori a 30.000 euro.
In base ai dati che emergono da un recente report, circa il 3% degli italiani ha una situazione debitoria nei confronti dell’erario. Si tratta, dunque, di un’evasione accertata che ha dato origine ad una pendenza a carico del contribuente.
Nonostante la rottamazione fiscale proposta nel 2016, le cose sembrano non essere migliorate. Infatti, in quell’occasione, la rottamazione prevedeva obiettivi decisamente più alti rispetto a quelli poi effettivamente raggiunti.
Lo scopo della rottamazione del 2016 era quello di portare nelle casse dell’Erario 17,7 miliardi di euro, permettendo a 1,5 milioni di contribuenti italiani di sanare la propria posizione debitoria.
Tuttavia, le cose non sono andate come si sperava e, alla fine, sono stati incassati solo 8,2 miliardi di euro.
Nonostante il fallimento del 2016, con la Legge di bilancio 2023 si è proposta una nuova rottamazione delle cartelle esattoriali.
C’è da dire che l’attuale rottamazione quater ha riscosso un interesse più alto rispetto al suo predecessore. Anche perché questa soluzione ha proposto condizioni più favorevoli tra cui la possibilità di direzionare il pagamento del debito per un arco temporale più lungo. Allo stesso tempo si è proposta la possibilità di procedere con il saldo e lo stralcio dei debiti di valore inferiore a € 1000.
15 milioni di cittadini hanno debiti: la situazione critica nel Bel Paese
La tregua fiscale del 2003 ha portato a quasi quattro milioni di richieste di adesione: il doppio rispetto alle previsioni. Tuttavia, il problema principale riguarda il fatto che i contribuenti italiani non riescono a rispettare le scadenze di pagamento.
In base ai dati raccolti dall’Agenzia delle entrate-riscossione: ogni anno sette milioni di contribuenti riceve una cartella esattoriale, per debiti pregressi non pagati.
L’aspetto più preoccupante della situazione debitoria italiana riguarda la percentuale di debiti che è considerata difficile da recuperare. Si parla di circa il 90% dei debiti complessivi, per un totale di 159 miliardi di euro.
Si tratta per lo più di debiti che fanno riferimento a società e ditte individuali fallite, per le quali la prospettiva di recupero del debito è praticamente nulla.
Ci sono, poi, 168 miliardi di euro di cartelle esattoriali, anch’esse considerate irrecuperabili, perché a carico di soggetti deceduti o ditte cessate.
Per risolvere il problema debitorio in Italia, che appare molto complesso, è necessario eseguire un’analisi approfondita, nella speranza di riuscire a creare un futuro economico più stabile.
