Chi soffre di tiroide può ottenere dall’INPS fino a 523 euro. Vediamo come accedere al beneficio e quando è possibile.
La pensione di invalidità viene erogata in presenza di specifiche patologie riconosciute dall’INPS come gravi.
Cinque milioni di italiani soffrono di una forma di tiroidismo. Numeri elevati, il 10% della popolazione con problematiche alla ghiandola endocrina posizionata davanti alla trachea. Parliamo di una ghiandola che riveste funzioni molto importanti. Controlla le attività metaboliche, è responsabile del funzionamento delle cellule, regola lo sviluppo neuropsichico, l’accrescimento corporeo, la funzione cardiovascolare. Come se non bastasse la tiroide incide sulla formazione e crescita delle ossa, sul tono dell’umore, la fertilità e la forza muscolare.
Si può comprendere facilmente come un mal funzionamento possa influire negativamente sull’organismo. Stanchezza, debolezza, astenia, ridotta capacità di concentrazione, intolleranza al freddo, sonnolenza, riduzione delle memoria sono i sintomi che dovrebbero lasciar ipotizzare che la tiroide non funzioni a dovere. Le conseguenze possono essere considerate, in alcuni casi, invalidanti. Ecco perché molti cittadini possono richiedere un “Bonus” da 520 euro circa all’INPS.
Tiroide e aiuto da 523 euro, a chi spetta e come richiederlo
Quando il mal funzionamento della tiroide diventa invalidante si può avere accesso alla pensione di invalidità. La percentuale di disabilità riconosciuta dovrà essere tra il 74 e il 100%. In questo caso si potranno avere minimo 291,95 euro e massimo 523,82 euro al mese per tredici mensilità.
Alte percentuali sono collegate a patologie gravi come
- ipertiroidismo e ipotiroidismo acuto,
- forme di gozzo,
- presenza di carcinomi tiroidei.
Non rientra tra le malattie invalidanti, invece, la tiroide cronica autoimmune a meno che non sia collegata a qualche altra patologia invalidante.
Oltre al requisito sanitario per ottenere l’erogazione mensile occorrerà rispettare una determinata soglia reddituale. La persona invalida al 100%, ad esempio, dovrà avere un reddito inferiore a 17.271,19 euro. Chi non rientra nei limiti avrà comunque accesso al sistema delle detrazioni per ridurre il peso delle imposte a fine anno.
Per quanto riguarda la richiesta dell’invalidità per problemi gravi alla tiroide occorrerà rivolgersi all’INPS e sottoporsi alla visita della Commissione medico-legale incaricata dall’ente. Nel verbale verrà indicato il grado di invalidità riconosciuto in modo tale da capire quali agevolazioni poter richiedere.
Se la stima sarà inferiore al 74% allora si potrà fare domanda di benefici non economici come i congedi straordinari per cure, il diritto al collocamento mirato. Con il riconoscimento anche della Legge 104 si potranno ottenere, poi, altre agevolazioni come l’esenzione dal pagamento dell’imposta di bollo, l’IVA al 4% e la detrazione al 19% per l’acquisto di un’auto e le detrazioni per figli a carico.