Cosa si può fare quando il genitore lascia tutto a un unico figlio danneggiando il conto corrente? Ecco cosa puoi fare per difenderti.
Prendersi cura dei figli è il compito di ogni genitore, a prescindere dall’età che hanno. E, per un motivo o per un altro, capita che un genitore tenda ad aiutare un figlio più di un altro, anche economicamente. Questo può essere perché il figlio in questione ha più bisogno di aiuto, o per semplici questioni di preferenze – a prescindere dalla situazione, questo lascia gli altri figli con meno soldi.
Può succedere, però, che il genitore spende tantissimo per un solo figlio escludendo tutti gli altri, escludendo gli altri e prosciugando il conto in banca,. Questo scenario è tutt’altro che irrealistico, e sono già state vagliate diverse normative a riguardo per vedere come difendere gli altri eredi in questo scenario. Ecco in quali situazioni gli altri possibili ereditari possono difendersi da questa decisione per salvaguardare la loro eredità.
Eredità a figlio singolo: quando si può intervenire
Esistono, quindi, diverse situazioni in cui la legge può intervenire per aiutare gli altri eredi, sia per mantenere l’equità sia in caso si sospetti manipolazione o truffa ai danni del genitore. Una delle situazioni in cui si può intervenire è, infatti, quando si può dimostrare che il genitore non sia stato generoso per bontà e generosità verso il figlio, ma perché spinto da infermità mentale parziale o totale.
In questo caso si potrà chiedere l’intervento di un amministratore di sostegno che aiuterà il genitore nelle decisioni più importanti. La richiesta dev’essere accompagnata da perizia medica che dimostri l’infermità del genitore.
Altra possibilità di intervento è quando donazioni estremamente generose vengono fatti al di fuori del contesto notarile. Senza la presenza di un notaio e due testimoni, infatti, è possibile portare la donazione in tribunale e dichiararla nulla.
Ci sono, purtroppo, anche casi in cui è impossibile contestare. Questi casi specifici sono due: il primo è quello della donazione indiretta, dove il genitore acquista un bene per il figlio invece di offrire soldi direttamente. Il secondo è il caso di piccole donazioni continuative fatte al figlio durante la vita, che anche se accumulate a una cifra che rischia di rovinare l’eredità risulta incontestabile in tribunale.