Il Governo “fa” la spesa alle famiglie con figli, ma non a tutte. Ecco i requisiti per avere i soldi tanto attesi.
Pare che il Governo sia mantenendo le promesse per quanto riguarda gli incentivi alla natalità. Arriva, infatti, una pioggia di soldi destinati alle famiglie che hanno figli a causa dei problemi economici e maggiori rischi di povertà rispetto ai nuclei che non hanno bambini.
Infatti, nel nostro Paese, le famiglie con figli sono quelle più in difficoltà e il calo demografico italiano è legato anche a questo fattore. Diverse statistiche rivelano, infatti, come la povertà cresca al crescere dei figli. Nel 2023 il 9,20% delle famiglie si trova in assoluta indigenza.
Il 5% dei poveri sono coppie senza figli. La percentuale si alza al 6,3% per le coppie con un figlio, aumentando al 9,1% per i monogenitore. Salgono a 9,2% le famiglie con due figli in povertà assoluta e 15,4% hanno dai 3 figli in su. Una situazione che ha portato il Governo a elargire aiuti a questa categoria di nuclei.
Il Governo farà la spesa alle famiglie con figli, ma non a tutte
Il Governo della Natalità, come è stato chiamato quello attuale, ha erogato un ulteriore aiuto per chi ha figli. Questo consiste nel pagare la spesa alle famiglie con un bonus da 382 euro al mese. Tuttavia, bisogna avere dei requisiti per accedere a questo sussidio. I beneficiari non devono avere un reddito superiore a 15mila euro e non bisogna percepire altre misure di sostegno economico.
Dunque, niente Rdc, Naspi, cassa integrazione e indennità di mobilità. Si tratta di una sorta di “reddito di cittadinanza” rivolto soltanto a chi ha figli e viene erogato in una Postepay non ricaricabile.
Vien da sé che è rivolto solo a chi ha almeno un figlio ed è in coppia. Dunque i genitori single non riceveranno il sussidio, nonostante le difficoltà che tante ragazze madri devono affrontare. Come detto, quelle monogenitoriali sono il 9,1% delle famiglie in povertà assoluta. Questa è la parte che ha sollevato alcune perplessità e critiche poiché taglia fuori una bella fetta di popolazione che si trova in grandi difficoltà.
Un altro requisito stringente è che i figli non devono superare i 14 anni di età e in Italia si è minorenni fino ai 18. Dopodiché, a prescindere dalle difficoltà, non riceveranno alcun sussidio. La carta servirà a fare acquisti ai supermercati e bisogna fare il primo pagamento entro il 15 settembre per non farla scadere. Non va richiesto, ma sarà erogato in automatico alle famiglie che ne hanno bisogno.
Il Governo aveva deciso di introdurre la misura nella scorsa legge di bilancio con uno stanziamento di 503 milioni di euro. L’Inps ha distribuito a diversi Comuni italiani i numeri identificativi delle Postepay e spetterà a questi enti informare i cittadini che dovranno andare in Posta a ritirarle.