Reddito per il cibo gratis, ecco di cosa si tratta e in che modo sfruttarlo per fare la spesa a costo zero. Le famiglie ringraziano
Stiamo continuando a vivere un periodo molto complicato dal punto di vista economico. Se la pandemia è ormai alle spalle, i suoi strascichi sono ancora sotto gli occhi di tutti. E a questi si aggiunge la guerra in Ucraina e la crisi che va avanti da più di 10 anni. Ecco perché è bene risparmiare il più possibile e prendere le “giuste precauzioni” per arrivare a fine mese.
Il Governo sta cercando di aiutare i propri cittadini, con bonus ed incentivi utili a rendere meno gravose le spese per i beni di prima necessità. Tra le altre cose, anche solo fare la spesa può diventare un grosso grattacapo per determinate famiglie. Ecco perché entra in gioco il Reddito alimentare per il cibo gratis. Si tratta di un aiuto per fare la spesa a costo zero, ecco come funziona.
Reddito alimentare 2023, ecco come avere il cibo gratis
Approvato con l’ultima Legge di Bilancio 2023 e disciplinato dal Decreto n. 78 del 26 maggio 2023, il Reddito Alimentare 2023 è un sostegno pensato per tutte le famiglie che si trovano in situazioni di povertà assoluta. E anche per combattere lo spreco di cibo. Stiamo parlando di un’iniziativa per ora a livello sperimentale e che sarà valida per 3 anni.
L’idea è di erogare pacchi alimentari realizzati con prodotti invenduti dalle catene di distribuzione alimentare. Per invenduto si intendono tutti i cibi dei supermercati che vengono buttati ogni giorno poiché non idonei alla vendita. Per esempio a causa delle confezioni rovinate o perché vicini alla scadenza. Per ottenere subito un pacco, basta prenotarsi mediante un’app per smartphone e poi andare presso uno dei centri di distribuzione per il ritiro.
I soggetti fragili, pensionati e non autosufficienti potranno richiedere invece la consegna a casa. Sono state destinate risorse pari a 1,5 milioni di euro nel 2023 e 2 milioni annui dal 2024 per sostenere questa iniziativa. Ma a chi spetta? Come si può leggere dal Decreto, il Reddito alimentare è pensato per i soggetti degli elenchi detenuti dalle Organizzazioni partner territoriali e dagli altri soggetti segnalati dai servizi sociali territoriali competenti.
Secondo quanto emerso, il tutto diventerà operativo entro la fine del 2023, grazie all’aiuto dei soggetti del terzo settore e delle città. La sperimentazione partirà dalle province di Torino, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Bari, Napoli, Reggio Calabria e Roma. A cui si aggiungeranno Cagliari, Catania, Messina, Palermo e Sassari.