Il Superbonus può ancora dire la sua in fatto di rinnovamento energetico. La nuova versione del bonus edilizio va dal 60% al 100%.
Si pensava che il Superbonus avesse definitivamente esaurito la sua corsa, ma eccone una nuova versione. Con la necessità di trovare nuovi aiuti per l’ottimizzazione energetica e sismica degli edifici, il Governo ripropone il vecchio bonus edilizio al 60% e 100%.
Il problema del mercato edilizio in Italia continua ad essere pressante. Con la possibilità di ritorsioni economiche da parte dell’Unione Europea nel caso l’Italia non riuscisse a completare il piano di efficientamento energetico di tutti gli edifici della penisola, il Governo deve trovare un modo per agevolare i privati nel difficile compito di eseguire i lavori necessari per fare rendere le proprie case di classe energetica E o superiore entro il 2030.
Uno dei metodi che si è trovato per agevolare questi lavori è la riformulazione del Superbonus. Inizialmente destinato all’oblio, ma ripescato per renderlo il punto di riferimento di tutti i proprietari che intendono seguire le direttive il prima possibile.
Secondo il piano descritto nella direttiva Case Green della Commissione Europea tutti gli edifici abitativi dell’Unione dovranno diventare di classe energetica E o superiore entro il 2030 e in seguito di classe D o superiore entro il 2033. Il tutto per raggiungere l’ambizioso traguardo di un’intera unione di stati con edifici a emissioni zero entro il 2050.
Questo permetterebbe all’Unione Europea di essere non soltanto il territorio più pulito al mondo, ma anche energeticamente indipendente dai vari partner commerciali extra comunitari. Un piano simile, tuttavia, costa molto denaro sia agli stati che ai privati. In Italia in particolare abbiamo un altissimo numero di edifici posseduti da privati che avrebbero la responsabilità di seguire le nuove regole sborsando di tasca propria.
In questo contesto il Governo entra con il nuovo Superbonus edilizio. A differenza del vecchio Superbonus 110% sui lavori di efficientamento energetico e sismico, il nuovo bonus andrebbe a coprire una percentuale di spesa dei lavori che va dal 60% al 100% a seconda dei casi.
Il decreto legge che modifica il sistema di detrazioni delle imposte per la consegna dei bonus edilizi è stato confermato pochi giorni fa alla Camera con firma della Lega ed è adesso al vaglio del Senato.
Il nuovo ddl della lega ipotizza per il 2024 e il 2035 un Superbonus con aliquota al 60% per i lavori di efficientamento energetico e antisismici finalizzati al raggiungimento della classe energetica E entro il 2035 e di classe energetica D entro il 2040. Il valore massimo delle detrazioni sarà di 100.000 euro e verrebbe restituito ai richiedenti tramite credito d’imposta in un periodo di 10 anni.
Sempre il ddl approvato alla Camera prevede la possibilità di aumentare la detrazione al 100% al presentarsi di determinate condizioni:
Secondo il ddl chi rispetta queste tre condizioni potrà usufruire non soltanto di un bonus con un’aliquota superiore, ma anche di metodi di percezione agevolati. In particolare si potrà optare per la percezione con sconto in fattura o cessione del credito.
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