In queste settimane si torna a parlare del fondo pensione. Conviene davvero farlo? In questo articolo vi spieghiamo tutto nei dettagli.
Il dibattito tra Governo e sindacati riguardo alle pensioni ha riportato l’attenzione anche su un’altra questione: il fondo pensione. Vediamo insieme cosa conviene fare e perché.
Il fondo pensione consiste in una forma di pensione integrativa che un soggetto fa con un istituto di credito o con una compagnia assicurativa. Si può decidere di fare un versamento unico e poi lasciare maturare gli interessi oppure di fare versamenti che possono avere cadenza annuale o mensile. Le possibilità sono tante proprio per andare incontro a tutte le tasche e a tutte le esigenze.
È possibile versare nel fondo pensione anche il proprio Tfr, cioè il trattamento di fine rapporto. Il soggetto deve decidere se lasciare il Tfr in azienda o destinarlo al fondo pensione entro 6 mesi dall’assunzione. C’è una differenza importante da conoscere: se si decide di destinare il proprio Tfr a un fondo pensione non si può tornare indietro, mentre se si sceglie di lasciarlo in azienda si può cambiare idea in qualunque momento.
Fondo pensione: ecco la verità
L’indecisione di come procedere con il proprio Tfr è sempre tanta, specialmente quando si è molto giovani e alle prime armi. Tuttavia gli esperti del settore non hanno dubbi: destinare il Trattamento di Fine rapporto ad un fondo pensione è la scelta più vantaggiosa.
- La prima considerazione da fare è che il mondo del lavoro di oggi è profondamente diverso rispetto a quello di 20-30 anni fa: oggi un giovane si trova a cambiare più volte lavoro e azienda. Se si lascia il Tfr in ogni azienda per cui si lavora, non si avranno mai cifre importanti su cui contare.
- Il secondo vantaggio di destinare il Tfr ad un fondo pensione consiste nella possibilità di detrarre i contributi versati fino ad un massimo di 5.164,57 euro l’anno.
- Terzo vantaggio: il fondo pensione è tassato solo al 12,5% per gli investimenti in titoli di Stato e al 20% per tutti gli altri prodotti. Inoltre, al momento della riscossione, il soggetto dovrà pagare un’aliquota agevolata: dal 9% fino ad un massimo del 15% . Se lo si lascia in azienda, al momento della riscossione l’aliquota oscillerà dal 23% fino al 43%. Non solo: anche i rendimenti del fondo pensione hanno una tassazione agevolata.
- Quarto vantaggio: in caso di imprevisti, il fondo pensione prevede la possibilità di riscatti anticipati in qualsiasi momento per spese sanitarie, per l’ acquisto o la ristrutturazione delka prima casa; o per qualunque altra necessità di denaro contante trascorsi 8 anni dall’apertura del fondo.
- Quinto vantaggio: destinare il Tfr ad un fondo pensione mette al riparo da tutta una serie di rischi. Infatti in caso di licenziamento o di dimissioni o di pensione anticipata molte aziende spesso non hanno la disponibilità necessaria a liquidare il nostro Tfr.