Chi siamo

Redazione

Disclaimer

Privacy Policy

Divieto di vendere ed affittare gli immobili: italiani in ginocchio per la Direttiva Case Green

Foto dell'autore

Lorenzo Sarno

Brutte notizie per chi contava di entrare nel mercato immobiliare: la Direttiva Case Green impone il divieto di vendita degli immobili.

L’Unione Europea si sta ufficialmente attivando per l’efficientamento energetico degli Stati che ne fanno parte, con diverse misure già approvate per migliorare la situazione come la produzione di energia da fonti rinnovabili e divieti per veicoli e abitazioni inquinanti. Questi cambiamenti, introdotti dall’Energy Performance of Buildings Directive dell’Unione Europea, ha introdotto molti limiti da rispettare nella transizione a un mondo più sostenibile.

Divieto vendita immobili
Arriva il divieto di vendita immobili per le case green – ILoveTrading

Altre iniziative che fanno parte della direttiva green sono i veicoli con motori termici, che non potranno più circolare a partire dal 2035, o le case green, il cui scopo è rendere gli immobili più efficienti energeticamente. Mentre quest’iniziativa è sicuramente lodevole, non tutti i lati ne sono positivi: ci saranno infatti conseguenze molto negative per il mercato immobiliare italiano, tra le altre cose. Andiamo a vedere cosa cambierà a riguardo e cosa si può fare per evitare i problemi.

Direttiva green: i rischi per il mercato immobiliare

Partiamo dalla premessa che, in Italia, la maggior parte del patrimonio lordo delle famiglie è costituito dagli immobili, e che i costi di lavoro per ottenere l’efficientamento energetico richiesto dalla direttiva sono altissimi. Sfortunatamente la direttiva impone anche il divieto di affitto e vendita di immobili che non hanno eseguito questi lavori, lasciando gli italiani in una brutta posizione visto che coprire i costi dei lavori potrebbe essere al di fuori della portata delle loro tasche.

Direttiva green rischi mercato immobiliare
I rischi della direttiva green per il mercato immobiliare sono altissimi – ILoveTrading

Numeri alla mano abbiamo 2,15 milioni di immobili che richiederebbero interventi di almeno 60mila euro per ogni appartamento del condominio. Senza questi interventi andremo incontro a una svalutazione collettiva delle abitazioni.

Il possibile rischio di questa svalutazione collettiva è l’affossamento del mercato immobiliare. Le banche non concederebbero mutui per immobili destinati a svalutarsi, e pochi sarebbero disposti ad acquistare case che stanno per perdere ogni valore. Importante, sotto questo punto di vista, ricordare che sono disponibili vari incentivi e bonus statali edilizi che vengono incontro alle famiglie offrendo aiuti in questo campo.

Senza di questi, infatti, potrebbe essere difficile avere il supporto economico necessario ad affrontare i lavori di efficientamento energetico. Controllate subito se il vostro immobile ha bisogno dell’aggiornamento o meno, perché rimanere indietro avrà conseguenze disastrose sul suo valore e, potenzialmente, sul vostro patrimonio lordo.

Gestione cookie