In tempi di carovita come quelli attuali, capita a molti di saltare una rata del mutuo. Ma quali sono le conseguenze?
Sono migliaia le famiglie in Italia che fanno sempre più fatica ad arrivare a fine mese. In tanti non riescono più a pagare con regolarità le rate del mutuo. Ma cosa succede se si salta anche una sola rata? In questo articolo vi spieghiamo cosa dice la vigente normativa in materia.
Non è il periodo migliore per accendere un mutuo a meno di non avere uno stipendio decisamente superiore alla media e solide garanzie da fornire alle banche. Gli istituti di credito concedono sempre meno finanziamenti e, quando li concedono, si tratta solitamente di mutui a tasso variabile: i meno vantaggiosi al momento. Chi ha sottoscritto lo scorso anno un mutuo a tasso variabile, rispetto a gennaio 2022, si trova oggi a dover pagare una rata più alta di quasi 300 euro in media. Trecento euro su uno stipendio medio non sono pochi. La naturale conseguenza è che un numero crescente di persone e di famiglie non riescono più a pagare con regolarità le rate del mutuo.
Mutuo: ecco tutta la verità
Come visto, nell’ultimo anno e mezzo, le rate dei mutui hanno subito rialzi importanti a causa degli aumenti dei tassi di interesse voluti dalla Banca Centrale europea. Dunque è un problema comune a molte famiglie quello di non riuscire più a pagare regolarmente. Vediamo cosa accade se si salta una rata del mutuo.
Partiamo con il dire che se la rata viene pagata con un ritardo inferiore ai 30 giorni, non succede assolutamente nulla. Se, invece, il pagamento avviene con un ritardo superiore ai 30 giorni, a quel punto scattano gli interessi di mora. Fin qui nulla di particolarmente grave, insomma.
Ben diversa la situazione di chi paga abitualmente in ritardo o di chi, addirittura, salta una o più rate del mutuo. In questo caso la banca può procedere alla segnalazione presso la Centrale Rischi Finanziari e alla risoluzione del contratto per inadempimento. Attenzione: basta anche solo il mancato pagamento di una rata oltre 180 giorni la scadenza prevista dal contratto.
Una volta che una persona viene segnalata alla Centrale dei Rischi, verrà iscritta negli elenchi dei cattivi pagatori e in futuro avrà enormi difficoltà a ricevere altri finanziamenti. Inoltre potrebbe essere soggetta a maggiori strette da parte dell’Agenzia delle Entrate. Se il debitore continua a non pagare le rate del mutuo, la banca procederà con la risoluzione del contratto. L’istituto di credito, solitamente, concede al debitore 15 giorni per restituire il debito residuo ed estinguere per intero il mutuo.
Se, in questo arco temporale, una persona non paga la cifra dovuta allora si procede con il recupero coatto del credito, attraverso varie procedure esecutive tra cui il pignoramento. Qualora il pignoramento dell’immobile non fosse sufficiente a saldare tutto il debito compresi gli interessi, allora la banca potrà anche decidere di pignorare lo stipendio o la pensione o un conto corrente.