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Reddito di cittadinanza e accredito assegno unico: l’INPS fornisce importanti chiarimenti per non commettere errori

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Giuseppe F.

L’INPS ha voluto fare alcune precisazioni dopo l’introduzione delle ultime, importanti modifiche che riguardano il Reddito di Cittadinanza e l’Assegno Unico.

Le precisazioni arrivano nella circolare numero 61 del 12 Luglio 2023 e nel messaggio INPS numero 2632. Attraverso la comunicazione, l’INPS ha finalmente chiarito i termini precisi della scadenza del Reddito di Cittadinanza e svelato i contenuti della disciplina transitoria.

Reddito di cittadinanza e Assegno Unico
Messaggio INPS su Reddito di cittadinanza e richiesta Assegno Unico, le novità – ilovetrading.it

Con le nuove misure previste dal decreto legge n° 48 del 4 maggio 2023, convertito con modificazioni dalla legge n°85 del 3 luglio 2023, il Governo ha infatti introdotto una disciplina transitoria per la fruizione del RdC fino al 31 dicembre 2023.

Per moltissimi percettori è importante capire come questa novità possa influire sulle possibilità di richiedere l’Assegno Unico e Universale (AUU). Innanzitutto, la normativa prevede che il Reddito di Cittadinanza, misura fortemente voluta dal M5S e introdotta nel gennaio 2019, avrà una scadenza definita e abbastanza vicina. Come spesso ripetuto, la misura di sostegno economico avrà termine in maniera definitiva il 31 dicembre 2023.

Ma per tutti i percettori è importante sviscerare alcuni aspetti che potrebbero influenzare la durata effettiva del beneficio e la migrazione, automatica o indiretta, verso altre forme di sostegno. Non tutti i nuclei familiari che hanno goduto del RdC potranno infatti avere subito accesso ad altre forme di aiuto economico.

Cosa succederà quindi a tutti coloro che, per legge, non potranno accedere all’assegno di inclusione? Il Governo ha deciso che le famiglie con figli disabili inseriti sull’ISEE o minorenni o persone con un’età pari o maggiore a sessant’anni potranno continuare a percepire una nuova forma di aiuto chiamata appunto Reddito di Inclusione. Per tutti gli altri il Reddito di Cittadinanza durerà solo sette mensilità nell’anno 2023 in totale.

Reddito di Cittadinanza e Assegno Unico: l’INPS chiarisce la situazione

Quindi, secondo tali nuove regole, quelli che hanno ricevuto il RdC da dicembre 2022, potranno godere della misura sino al 31 Luglio 2023. E cosa succede a coloro che hanno ricevuto il reddito dopo? I percettori che hanno ottenuto il reddito prima del 31 luglio 2023 hanno la possibilità di presentare una nuova domanda sino a raggiungere sette mensilità complessive nell’anno 2023.

Assegno Unico Universale dopo fine RdC
Assegno Unico Universale per chi perde il RdC (Foto: Gov) – ilovetrading.it

I percettori che vedranno scadere il reddito a luglio 2023 avranno invece diritto al supporto per la formazione al lavoro dal primo settembre 2023. Poi, a partire dal primo gennaio 2024, entrerà in vigore l’Assegno di Inclusione. Una misura nazionale attraverso cui il Governo Meloni mira a contrastare la povertà, la fragilità e l’esclusione sociale senza però bloccare i meccanismi dell’inserimento sociale, della formazione e del lavoro attivo.

Sul messaggio dell’INPS si legge che l’Assegno di Inclusione sarà “condizionato alla prova dei mezzi e all’adesione a un percorso personalizzato di attivazione e inclusione sociale e lavorativa“. Poi c’è l’Assegno Unico e Universale (AUU) che sostituirà il meccanismo di corresponsione d’ufficio dell’Assegno sul Reddito di Cittadinanza.

Questo significa che i nuclei familiari che, dopo la scadenza delle sette mensilità del Reddito di Cittadinanza, continuano ad avere diritto all’Assegno Unico, dovranno presentare una domanda autonoma entro il 31 luglio 2023. Ciò varrà anche nei casi di sospensione temporanea del RdC.

Infine, i percettori del Reddito che non rientrano nel limite massimo di fruizione delle sette mensilità dovranno presentare una domanda autonoma per l’Assegno Unico entro l’ultimo giorno del mese di competenza del RdC.

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