Il Superbonus cambia ulteriormente. Ecco le detrazioni che spettano ai contribuenti ma attenzione al reddito.
Non c’è pace per il Superbonus, agevolazione fiscale che ha dato molti problemi sia ai contribuenti sia agli addetti al lavoro. Senza dimenticare le banche che l’anno scorso (proprio in questo periodo) hanno bloccato la cessione del credito.
Nel 2023 l’aliquota del Superbonus (in realtà di tutti i bonus edilizi) ha subito una riduzione passando dal 110% al 90%. In seguito, poi, questa agevolazione fiscale sarebbe “scomparsa”. Tuttavia, c’è un nuovo cambio di rotta in vista della stesura della bozza della nuova legge finanziaria: il governo mira a modificare e a introdurre un nuovo Superbonus. Scopriamo di più.
Nuovo Superbonus fino al 100% di detrazione fiscale in base al reddito
Un Superbonus con aliquota compresa tra il 60% e il 100% che dipende dal reddito: la notizia sta sconvolgendo la scena politica ed economica italiana. Non solo: maggiori saranno i lavori effettuati e maggiore sarà l’aliquota applicata. Senza dimenticare i salti di due classi energetiche che comporteranno un incentivo ancora più alto.
Secondo l’intenzione del governo il Superbonus non sarà erogato per tutti ma potrà richiederlo solo chi ha un reddito oppure un ISEE basso. Insomma, è destinato ai contribuenti che non hanno una alta disponibilità economica ma che desiderano effettuare dei lavori di ristrutturazione o riqualificazione degli edifici.
Le ipotesi prevedono che proprio per riqualificazione degli edifici sarà possibile chiedere una detrazione del 60% per una spesa non superiore a 100mila euro. L’importo potrà essere detratto in 10 anni. Questa possibilità è per i contribuenti che vogliono realizzare interventi sull’efficientamento energetico sulla prima casa. Poi, in base al reddito l’incentivo salirà fino a raggiungere il 100% per i contribuenti con un ISEE inferiore a 15mila euro.
Per dovere di informazione bisogna dire che la proposta di modificare il Superbonus arriva dalla Lega ed è stata presentata da Alberto Gusmeroli (primo firmatario) alla Commissione Finanze della Camera.
Però, l’attuazione del nuovo Superbonus presenta dei limiti. Il primo sono le risorse economiche a disposizione che potrebbero non soddisfare tutte le eventuali domande. Secondo il ministero dell’Economia senza il supporto di fondi europei sarà difficile prorogare gli incentivi anche per il 2024. Un ulteriore limite riguarda il numero di edifici su cui intervenire: circa 8 milioni. Infine, bisogna anche considerare le nuove regole messe in atto dalla direttiva europea sulle case green. A causa di questi limiti e in attesa dello sblocco delle risorse da parte dell’Unione Europea la proposta è archiviata. Almeno per il momento.