A breve terminerà la possibilità di inoltrare domanda di accesso all’APE Sociale. Scopriamo requisiti e modalità di presentazione.
Pochissimi giorni e scadrà la domanda di certificazione dei diritto all’APE Sociale, passaggio necessario per accedere al pensionamento. Si tratta di un’opzione di pensionamento anticipato prevista dal sistema previdenziale italiano. Per essere precisi non è una vera e propria pensione ma un trattamento che accompagna il lavoratore da quando lascia il lavoro alla maturazione dei requisiti di accesso alla pensione di vecchiaia (67 anni di età e venti di contribuzione).
La misura scadrà il prossimo 31 dicembre 2023 ma l’ipotesi più plausibile è che il Governo Meloni prorogherà lo scivolo pensionistico. I costi sono sostenibili e non potrà nascere in pochi mesi una forma equivalente di pensionamento. La Riforma delle Pensioni, infatti, non verrà messa in atto prima di qualche anno. Per il momento servono misure palliative in attesa delle vera trasformazione. Ma chi ha accesso all’APE Sociale e qual è il termine ultimo di presentazione delle domande?
APE Sociale, come funziona e come inoltrare domanda
Il 15 luglio sarà l’ultimo giorno a disposizione dei cittadini per presentare domanda di riconoscimento dei requisiti per l’accesso all’APE Sociale. Una volta che l’INPS accerterà la soddisfazione delle condizioni, il lavoratore potrà inoltrare la vera richiesta di pensionamento anticipato.
L’APE Sociale permette di lasciare il lavoro a 63 anni di età avendo maturato 30 o 36 anni di contributi. La misura si rivolge unicamente
- ai caregiver da almeno sei mesi,
- agli invalidi con percentuale di disabilità pari o superiore al 74%,
- ai disoccupati,
- agli addetti alle mansioni gravose (36 anni di contribuzione).
Non essendo una vera pensione ci sono delle direttive da rispettare. L’importo dell’assegno non potrà essere superiore a 1.500 euro. Il ricalcolo avverrà solo raggiungendo la pensione di vecchiaia. Non è prevista la tredicesima ed è obbligatorio cessare l’attività lavorativa. Questa potrà essere ripresa al compimento dei 67 anni.
L’APE è concessa, poi, se non si è titolari di pensione diretta e avendo maturato una pensione di vecchiaia di importo superiore a 1,4 volte la pensione minima (722 euro al mese circa nel 2023).
Per accedere alla misura, come accennato, occorrerà inoltrare due domande. La prima, quella per il riconoscimento del diritto da parte dell’INPS, dovrà essere presentata entro il 15 luglio. La richiesta si potrà inviare anche successivamente al termine ultimo ed entro il 30 novembre ma l’accoglimento dell’istanza sarà in questo caso vincolato alla disponibilità delle risorse residue. La seconda domanda – quella di accesso alla misura – potrà essere inoltrata contemporaneamente alla prima.