Nuovi cambiamenti con la legge di bilancio: superbonus al 100%. Non tutti però potranno usufruirne, ecco chi potrà richiederlo.
Il superbonus e il bonus casa si sono rivelati degli ottimi incentivi per far ripartire l’economia italiana, ma dal punto di vista burocratico è diventata un’operazione molto complicata; obiettivo del governo è semplificare questi incentivi, inserendo le nuove regole nella legge di bilancio che dovrebbe essere discussa il prossimo autunno. L’intenzione è quella di stare al passo con le direttive europee sulle case green per il 2030, senza però gravare esageratamente sulle casse dello stato.
Si stanno studiando varie possibilità: arrivare ad una maggiore efficienza energetica dei nostri immobili è interesse di tutti non solo per la direttiva europea ma anche per noi stessi e l’ambiente. Ci sarà una detrazione fiscale a chi effettuerà lavori sulla prima casa per renderla più green. La detrazione sarà del 60% su un massimo di 100.000 euro e la detrazione verrà divisa in 10 rate annuali. Ma le nuove proposte, che verranno introdotte nella legge di bilancio, sono ancora più convenienti per i cittadini.
Vediamo quali sono le novità che verranno introdotte sul superbonus e chi potrà usufruirne.
Come abbiamo detto, la detrazione per i lavori di riqualificazione energetica sarà del 60% ma la novità è che il governo vuole portarla al 100% almeno in alcuni casi. Le proposte vanno otre il 2030 stabilito dalla UE, si spingono fino al 2035; piano a lungo termine che prevede la detrazione del 100% nel caso in cui il richiedente abbia un ISEE entro i 15.000 euro, aumentanti a seconda del nucleo familiare come già previsto per legge.
Altro requisito essenziale per la detrazione al 100%, è la classe energetica: i lavori di riqualificazione che il cittadino sta effettuando in casa, devono portare la classe da G ad E entro il 2035. Inoltre una famiglia con un ISEE così basso, potrebbe avere dei problemi ad affrontare i costi per la ristrutturazione; il governo sta vagliando la possibilità che la detrazione possa essere fruita non solo sulla dichiarazione ma anche tramite sconto in fattura o cessione del credito.
Ovviamente tutto questo potrà essere solo se esistono i giusti requisiti. Per ora il governo sta studiando tutte le possibili variazioni, quindi non c’è ancora nulla di preciso ma le intenzioni vanno in questa direzione. Bisognerà anche tenere conto dei vari Bonus che scadranno al 31 dicembre 2024 e anche alle risorse che lo Stato avrà a disposizione
